LA CENSURA TRUMPIANA HA DATO UNA BELLA MANO A JIMMY KIMMEL: DOPO LA SOSPENSIONE DELLA SCORSA SETTIMANA (IMPOSTA DAL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO), LO SHOW DEL COMICO QUADRUPLICA GLI ASCOLTI: SEI MILIONI DI PERSONE HANNO VISTO IL SUO PROGRAMMA SULLA RETE “ABC”
IL MONOLOGO DI KIMMEL E’ STATO VISTO 14 MILIONI DI VOLTE SU YOUTUBE … TRUMP ATTACCA “ABC”: “NON POSSO CREDERE CHE GLI ABBIA RIDATO IL POSTO”
“Non posso credere che fake news Abc abbia ridato il posto a Jimmy Kimmel”. Lo ha detto Donald Trump sul suo social Truth prima di minacciare il network.
Volano a oltre sei milioni gli spettatori del ‘Jimmy Kimmel Live’ dopo la sospensione della scorsa settimana: secondo dati preliminari della Nielsen il comico della notte avrebbe più che quadruplicato la sua audience normale nonostante il boicottaggio di due colossi delle reti locali, Sinclair e Nexstar, che avevano oscurato il ritorno di Jimmy nei loro bacini di utenza.
Le cifre Nielsen dovrebbero crescere nei prossimi giorni con l’arrivo di nuovi dati che peraltro non includono gli oltre 14 milioni che hanno scaricato il monologo di Kimmel sul sito ufficiale YouTube del suo show.
Accolto da diverse standing ovation, Jimmy Kimmel con gli occhi lucidi ha detto: «Sono felice di essere qui», nell’atteso ritorno in onda martedì sera sulla tv Abc . Poi ha spiegato: «Questo show non è importante, ma è importante che viviamo in un Paese che ci permette di avere uno show come questo».
Ha ringraziato anche i repubblicani che lo hanno difeso, come Ben Shapiro, Mitch McConnell e Ted Cruz (che ha definito «mafioso» il capo della Federal Communication Commission Brendan Carr per aver minacciato «conseguenze» se Kimmel
non fosse stato punito). «È gente che non appoggia il mio show ma appoggia il mio diritto di condividere le mie convinzioni»
Tornato in onda si è commosso: «Sospendermi è stato anti-americano. Ci vuole coraggio a parlare contro Trump, non può tollerare una battuta» Il conduttore ha pianto dicendo che non intendeva «prendersi gioco dell’omicidio di un giovane», l’attivista Charlie Kirk, quando ha dichiarato che «la gang Maga» stava cercando di fare di tutto per descrivere «questo ragazzo come qualcuno che non è uno di loro» e faceva di tutto per utilizzare a fini politici l’omicidio.
Ha ricordato che nel giorno dell’omicidio di Kirk aveva scritto un post di condoglianze su Instagram. «Non era mia intenzione dare la colpa ad alcun gruppo, è l’opposto». Non si è scusato ma ha affermato: «Capisco che qualcuno possa aver ritenuto che non era il momento opportuno oppure che sono stato poco chiaro o entrambe le cose, e per coloro che pensano che io abbia puntato il dito, capisco perché siete arrabbiati.
Se la situazione fosse capovolta, è assai possibile che anche io mi sarei sentito allo stesso modo». Ha aggiunto: «Non penso che l’assassino rappresenti nessuno, è un uomo malato che ha creduto che la violenza fosse la soluzione e non lo è mai. Ricevo molte minacce contro me, mia moglie, i miei figli. E so che non vengono dalle persone di destra che amo».
Tra le lacrime, Kimmel ha spiegato di essersi commosso ascoltando Erika Kirk ai funerali mentre perdonava l’uomo che ha sparato a suo marito: «È un esempio che dovremmo seguire. Se credi negli insegnamenti di Gesù come me… Il perdono di questa vedova addolorata mi ha toccato profondamente».
(da agenzie)
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