FORZA ITALIA LICENZIA TUTTI I DIPENDENTI
AVVIATA LA PROCEDURA: LA LETTERA INVIATA DALLA TESORIERA DEL PARTITO
Al via il licenziamento collettivo dei dipendenti di Forza Italia. Ad annunciarlo è la tesoriera e amministratrice unica del partito, Maria Rosaria Rossi, in una lettera inviata a tutti gli eletti e gli iscritti di Forza Italia e pubblicata sul sito del partito di Berlusconi. “Cari amici, con profondo rammarico vi comunico di essere stata costretta a dare avvio alla procedura di licenziamento collettivo dei nostri dipendenti, notificandola al ministero del Lavoro e alle rappresentanze sindacali”.
Da tempo la sede di Fi in piazza Sal Lorenzo in Lucina, aperta in pompa magna nel settemre 2103 dall’ex Cavaliere, era come la “casa dei fantasmi”.
E i dipendenti in cassa integrazione.
Cade il mito del super imprenditore, sotto Natale.
Cade il mito del super imprenditore e del leader politico che in mezzo secolo di “onorata carriera” non aveva mai messo alla porta un solo dipendente.
Il 14 dicembre del 2014 erano stati fatti fuori in un solo colpo 55 dipendenti su un organico complessivo di 86 lavoratori a tempo indeterminato occupati da Forza Italia nelle sedi di Roma, Arcore e Milano.
Con una tempistica incredibile, il provvedimento del 2014 e quello di quest’anno cadono quasi nello stesso giorno, a metà dicembre. A ridosso di Natale.
Colpa dell’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.
“Questa decisione – si legge nella lettera – è diretta conseguenza del D. legge 149/2013 convertito in legge del 21 febbraio 2014 n. 13, che ha abolito il finanziamento pubblico ai partiti ed ha, (art. 10), posto un tetto di 100.000 euro per persona al finanziamento da parte dei privati. Tutti sanno che Forza Italia, nata nel 1994, è diventata il primo Partito italiano grazie al suo fondatore e presidente Silvio Berlusconi che, oltre ad esserne la guida, si è fatto carico personalmente della sua sostenibilità economica e finanziaria. La vita politica di Forza Italia naturalmente continua, perchè faremo di necessità virtù. Rilanceremo il nostro Movimento che deve diventare flessibile, modulabile e quindi sostenibile. Daremo vita ad un utilizzo innovativo ed efficace di tutti i mezzi di comunicazione e per le funzioni organizzative ci avvarremo dell’aiuto volontario di tutti voi, dell’impegno generoso di tanti militanti e dei gruppi parlamentari”.
“Coinvolgeremo – scrive ancora Rossi – anche quei milioni di cittadini che continuano e continueranno a credere nei nostri programmi e nei nostri valori di democrazia e di libertà . È grande, naturalmente, l’afflizione di dover licenziare i nostri leali e qualificati collaboratori. Abbiamo provato di tutto in questi ultimi dodici mesi per evitarlo.
Inutilmente, parchè l’apertura della procedura di licenziamento si è posta come atto dovuto. Potrà essere modificata in futuro soltanto e se, con la collaborazione delle organizzazioni sindacali, si dovessero trovare soluzioni alternative oggi non ipotizzabili”.
(da agenzie)
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