ROMANI, CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA AL SENATO, CONDANNATO PER PECULATO A UN ANNO E QUATTRO MESI
SENTENZA DEFINITIVA DELLA CASSAZIONE PER IL TELEFONINO DEL COMUNE IN USO ALLA FIGLIA CHE AVEVA SPESO 9.800 EURO DI SOLDI PUBBLICI
Il capogruppo al Senato di Forza Italia, Paolo Romani, uno dei più stretti collaboratori di Silvio Berlusconi, è stato definitivamente condannato in Cassazione per peculato.
La Suprema corte ha disposto che la pena – 1 anno e 4 mesi – venga ricalcolata in appello alla luce della possibile “tenuità del fatto”, sempre che i giudici di appello vogliano prendere in considerazione questa possibile attenuante, chiesta dalla difesa dello stesso Romani, il quale nel frattempo ha risarcito il Comune di Monza, vittima del suo reato.
Il caso era nato parecchi anni fa quando Paolo Romani era assessore in Comune a Monza e come tale disponeva di un’utenza mobile, a carico del Comune stesso.
Romani diede il telefonino in uso alla figlia, che arrivò a spendere in bollette 9.811,63 euro (la cifra poi restituita da Romani che in tal modo ha evitato che il Comune si costituisse parte civile contro di lui).
L’inchiesta giudiziaria era nata da un’inchiesta giornalistica del “Giornale di Monza”, che nel 2012 aveva scoperto che chiamando il numero dell’assessore all’urbanistica, rispondeva la figlia di Romani.
Romani è stato condannato in tutti i gradi di giudizio.
(da agenzie)
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