L’UNGHERIA CI PRENDE PURE PER I FONDELLI: EVOCA L’USCITA DALLA UE QUANDO INCASSERA’ MENO SOLDI RISPETTO ALLA QUOTA CHE DEVE VERSARE
PER ALTRI DIECI ANNI INTENDE FOTTERSI I SOLDI EUROPEI CHE HANNO PERMESSO ALL’UNGHERIA DI RILANCIARE LA PROPRIA ECONOMIA
Nella battaglia a distanza tra Budapest e Bruxelles, l’Ungheria ora evoca anche la possibilità di riconsiderare la sua adesione all’Ue. Ne ha parlato il ministro delle Finanze, Mihaly Varga, alla tv ungherese Atv.
“La questione – ha dichiarato Varga – potrebbe assumere una nuova prospettiva nel momento in cui prevediamo di diventare contributori netti dell’Unione”, stimato entro il 2030, rientrando così tra i Paesi che versano al bilancio Ue più soldi di quanti ne ricevano.
Un’ipotesi ancor più plausibile “se gli attacchi di Bruxelles proseguiranno su scelte di valori”, ha detto il ministro. Cioè i “valori” del razzismo e della omofobia.
Grazie ai contributi europei gli ungheresi sono passati dall’avere le pezze al culo a una economia in crescita, avedo un saldo attivo tra la quota che versano e quelle che incassano dalla Ue.
(da agenzie)
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