ABBIAMO RAGGIUNTO 500.000 CONTATTI: UNA DESTRA SOCIALE SENZA COMPROMESSI PUO’ SOLO CRESCERE
UN SITO NATO DAL NULLA HA RAGGIUNTO MEZZO MILIONE DI ITALIANI, PARLANDO IL LINGUAGGIO DELLA TOLLERANZA, DELLA LEGALITA’, DELLA SOLIDARIETA’, DEI VALORI, DELLA COERENZA… IN UN GIORNO ABBIAMO PIU’ RAPPORTI CON GLI ITALIANI CHE UN SEGRETARIO DI PARTITO IN UN NORMALE COMIZIO: GRAZIE A VOI
Forse è la dimostrazione che anche a Destra qualcosa può cambiare o forse sta già cambiando, nella coscienza e nella mentalità dell’elettore.
Meno sicuramente nei vertici dei partiti, presi da beghe interne, arrivismo, ambizioni, corruzione delle anime, prima ancora che delle persone.
Abbiamo traguardato i 500.000 contatti, marciamo giornalmente su livelli superiori alle presenze degli elettori a un normale comizio dei massimi esponenti di un partito, riusciamo a parlare e confrontarci serenamente con tutti.
Non amiamo divise e reggimenti, chiamate alle armi e trombettieri: esponiamo fatti, dati, cifre per dimostrare le nostre tesi, argomentiamo le nostre opinioni.
Abbiamo anticipato notizie e accadimenti, non fermandoci alle apparenze e agli spottoni.
Se siamo critici verso il governo è perchè riteniamo un dovere, per un uomo e una donna di destra militante, vigilare sull’applicazione delle idee che si amano.
A destra non si sta per convenienza o per evitare processi, non si sta coi poteri forti, ma con i più deboli, con coloro che non hanno voce, con i milioni di italiani a basso reddito che hanno visto nella destra una speranza di vita, di cambiamento, un progetto di società , un modello di sviluppo che tuteli l’ambiente, la legalità , la giustizia.
E se un governo latita, non è solo un diritto, ma è un preciso dovere esprimere dissenso.
Abbiamo fatto spesso una opposizione sui contenuti che neanche la sinistra è stata capace di fare, perennemente presa dalle divisioni interne.
Un Paese si regge anche sul controllo dell’opposizione e attualmente non c’è nè chi governa nè chi si oppone: solo una palude di conformismo, dove emergono solo le verità o le obiezioni precostituite.
Ben vengano gruppi critici e osservatori imparziali sia a destra che a sinistra, il Paese ha bisogno di questo.
Per riportare la politica alla costruzione comune di un sogno da realizzare, a una nuova moralità da costruire, a una economia da risanare, a un confronto civile tra maggioranza e minoranza.
Vi sono problemi come la giustizia, la sicurezza, la crisi economica, le riforme che non possono essere imposte a colpi di maggioranza, di qualsiasi segno essa sia.
Su certi temi che riguardano il futuro del Paese ci si dovrebbe confrontare e poi marciare uniti in un’unica direzione: la tutela del nostro popolo, da nord a sud.
Non amiamo gli arroganti e i depositari della verità : ci prendiamo ogni giorno qualche insulto dai “guardiani della rivoluzione” del centrodestra, quelli che neanche l’hanno fatta, ma che ora si sono messi la divisa e ci accusano di lesa maestrà .
Ci spiace per loro, ma siamo di destra, quella vera, quella che esisteva prima di Berlusconi e che esisterà anche dopo di lui.
Non abbiamo avuto bisogno di lui per rischiare la pelle a 16 anni, per soffrire orgogliosamente l’emarginazione che abbiamo sofferto, per passare notti in bianco a studiare pratiche negli enti locali perchè lo sentivamo come un dovere verso i nostri elettori.
A destra esistono tante persone come noi, che possono camminare a testa alta.
Che non vivono di favori, di clientele, di tangenti, che non vogliono in lista gente discutibile, che vorrebbero che il loro leader ricevesse a Palazzo Grazioli gli operai disoccupati o le donne che fanno cultura, non le veline. Vorremmo un leader che regalasse speranze, non tartarughine in oro. Vorremmo una classe dirigente che visitasse le case popolari, non che falsasse le ricevute della Viacard per ottenere rimborsi non dovuti.
Questo chiede il cittadino: onestà , competenza, umiltà , socialità , tolleranza. Anche per chi ha un diverso colore della pelle, anche per chi viene dalla miseria e finisce sfruttato da tanti italiani “perbene”.
E allora grazie a tutti voi che ci avete dato mezzo milione di ragioni per continuare la nostra battaglia.
In un castello in rovina c’è ancora qualcuno che tiene duro.
Armati solo della forza delle idee.
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