ALLARME ROSSO NELLA LEGA: IL CARROCCIO RISCHIA IL CROLLO DI CONSENSI ALLE REGIONALI: DEI 20 ELETTI INCASSATI ALLE ULTIME REGIONALI TRA MARCHE, CALABRIA E TOSCANA, OGGI POTREBBERO SALVARSENE 8, NEL MIGLIORE DEI CASI
NELLE MARCHE LA LEGA È DATA TRA IL 4,9% E IL 7,9%. IN TOSCANA È DATA TRA IL 4,2% E IL 7,2%. OGGI SERVIREBBE UN MIRACOLO PER FARE MEGLIO DELLE EUROPEE, QUANDO PRESE L’8,19% NELLE MARCHE E IL 6,21% IN TOSCANA
Questo primo giro di Regionali, tra settembre e ottobre, poteva trasformarsi in un disastro per il centrodestra. Adesso, invece, sono le forze di opposizione a essere preoccupate. Rischiano di non riuscire a conquistare le Marche, sanno che perderanno in Calabria, e si ritroveranno con la Toscana come unica Regione in tasca.
Eppure, nelle file del governo, c’è chi proprio non riesce a sorridere di questo ribaltamento. «Li hai visti gli ultimi sondaggi riservati?». I big leghisti si scrivono nelle chat, ma è ovvio, li hanno già visti tutti.
Poi si mettono a far di conto. «Perderemo più della metà dei nostri consiglieri regionali». Dei 20 eletti incassati alle ultime Regionali tra Marche, Calabria e Toscana, oggi potrebbero salvarsene 8, nel migliore dei casi. E nessuno riesce a escludere un altro calo dei consensi. Nelle Marche la Lega è data tra il 4,9% e il 7,9%. In Toscana è data tra il 4,2% e il 7,2%. Impietoso il raffronto con i numeri del 2020, quando la Lega stava già perdendo consenso, ma veleggiava ancora sopra il 20%.
Oggi servirebbe un miracolo per fare meglio delle Europee, quando prese l’8,19% nelle Marche e il 6,21% in Toscana. In
Calabria, dove non ci sono ancora rilevazioni attendibili sulle liste, i leghisti si accontenterebbero comunque di prendere intorno all’8%. Comunque un punto percentuale in meno rispetto alle Europee. C’è anche uno scenario peggiore. Quello in cui il centrosinistra dovesse riuscire a conquistare le Marche con Matteo Ricci. In quel caso, addio premio di maggioranza: i consiglieri leghisti potrebbero scendere da 2 a 1.
E se in Toscana il generale Roberto Vannacci causasse più problemi che soluzioni? Da quelle parti le vecchie file del partito si ribellano al tentativo di vannaccizzazione. Salvini ha indicato il generale come coordinatore della campagna elettorale, con potere sulle liste, e le vecchie file del partito minacciano per ripicca di restare a casa.
A via Bellerio contano di incassare due consiglieri, ma se si arrivasse a prenderne solo 1? Così, di consiglieri leghisti ne rimarrebbero solo 6: quattro in Calabria, uno in Toscana e uno nelle Marche.
Sarebbe un altro tonfo.
Il consenso cala initerrotto dalla crisi del Papeete del 2019. Ma questo è un genere di cose a cui non ci si abitua mai. Specie se quei voti poi finiscono nelle braccia degli alleati. A rendere ancora più amaro lo scenario c’è Forza Italia, l’alleata-avversaria che in queste elezioni di settembre e ottobre supererà probabilmente la Lega nelle Marche, confermerà il suo primato in Calabria e tallonerà il partito di Salvini in Toscana. Il consenso di Fratelli d’Italia, poi, viaggia a due cifre.
Anche nel centrosinistra c’è una corsa da seguire. L’Alleanza Verdi e Sinistra proverà a scalzare i Cinque stelle come seconda
forza della coalizione. Il Movimento rischia seriamente di essere sorpassato in Toscana, dove la vittoria è quasi certa. Il partito di Giuseppe Conte viene dato tra il 4% e il 7%, mentre Avs viaggia tra il 5% e l’8%.
Corsa a parti invertite nelle Marche, dove invece è il Movimento a partire in vantaggio di mezzo punto, con una forchetta tra il 5,1% e l’8,1%, contro il 4,4%-7,4% di Avs. In Calabria, invece, gli uomini di Conte sembrano già arresi al sorpasso. Un po’ di voti verranno assorbiti dalla lista del candidato presidente, Pasquale Tridico
(da La Stampa)
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