“BEATRICE VENEZI? LA MUSICA NON E’ UN CONCORSO DI BELLEZZA, LA SUA NOMINA E’ SVILENTE PER LA MUSICA ITALIANA”
LA DIRETTRICE SILVIA MASSARELLI, UNA CARRIERA IMPORTANTE CHE L’HA PORTATA A DIRIGERE LE PIU’ IMPORTANTI ORCHESTRE MONDIALI: “VENEZI E’ UNA INCOMPETENTE, LE MANCANO LE BASI, GESTUALITA’ DA CIRCO EQUESTRE”… “LA MELONI E’ INTERVENUTA SU COSE CHE NON CONOSCE”
Secondo Massarelli «non è una questione personale. Dopo 32 anni di carriera non ho niente da chiedere e niente da dare, se non questo messaggio di allarme e attenzione. Alla mia età penso ai giovani dei conservatori ai quali insegno da una vita. Come faccio a dire loro che per affermarsi e fare una carriera musicale servono sacrifici, studio e impegno, se poi vedono che a ricoprire le posizioni più ambite e prestigiose sono dei mediocri assoluti?».
Venezi, secondo lei, «non ha nessun curriculum, nessuna attitudine, null’altro che questa carta da giocare che sono le aderenze politiche. Se anche a dirigere un’orchestra come la Fenice si mette un incompetente, musicalmente parlando, non c’è speranza. Io dico che qualche cosa nel sistema è sbagliato».
«Le mancano le basi»
E spiega l’«incompetenza» di Venezi: «Mancano proprio le basi. Il direttore d’orchestra interpreta la partitura musicale e con la sua gestualità, che non deve essere da circo equestre, deve trasmettere agli orchestrali i tempi e i colori che ritiene di dare riuscendo a far suonare tutti gli strumenti in maniera omogenea rispettando quanto il compositore ha scritto». E rincara la dose parlando degli orchestrali: «Qualcuno mi ha detto “tanto non la guardiamo, suoniamo lo stesso”. Ma non va bene, perché così non emergono le incompetenze e le incapacità del direttore». Non è vero, secondo Massarelli, che Venezi è giovane e imparerà: «Il talento o c’è o non c’è, non si costruisce. La tecnica si può affinare, ma se non c’è carisma, se non c’è un rapporto profondo con la partitura, non si diventa direttori. E
soprattutto non si impara a spese della Fenice, un tempio della musica».
«La presidentessa del Consiglio»
Infine Massarelli se la prende con Giorgia Meloni, chiamandola in un modo curioso: «Mi scusi, ma da quando la presidentessa del Consiglio si permette di intervenire su cose che non conosce? Ma siamo impazziti? Non c’è nessuna norma che obblighi la direzione, il sovrintendente. E l’orchestra non è stata certo consultata». Anche se, rileva, pure a sinistra «abbiamo visto nomine politiche di mediocri. Qui non è destra contro sinistra: è politica contro musica. Beatrice Venezi è il caso più eclatante perché è amica della premier, ma il sistema è trasversale».
E a chi definisce Venezi «orgoglio nazionale» replica: «Se la modernità è trasformare un direttore mediocre ma influencer in un genio musicale, allora dobbiamo vergognarci tutti. La musica non è un concorso di bellezza».
(da agenzie)
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