BERLUSCONI E SALVINI, I CARI NEMICI SEPARATI IN CASA
I SONDAGGI PREMIANO UN CENTRODESTRA CHE NON ESISTE … IL COLPO DI SILVIO: CANDIDERA’ BOSSI… TOTI ORMAI CONSIDERATO UN TRADITORE
La doppia “Opa ostile” è nei fatti.
Matteo Salvini, al termine del consiglio federale, ha spiegato ai suoi: “Tiriamo dritti. Altro che lista unica con Forza Italia. Dopo il referendum in Lombardia e Veneto lanciamo un listone nazionale con chi ci sta”.
Silvio Berlusconi, nel corso di numerose telefonate con i big di Forza Italia, spiega è pronto ad offrire la candidatura a Bossi, nelle liste di Forza Italia o “aiutando” una lista leghista di disturbo: “Se continua così a giocare con Toti e con i miei, candido Umberto”.
Il clima è tale che il capogruppo Renato Brunetta lo accenna alle agenzie di stampa: “Bossi? Braccia aperte a chi vuole trovare in Forza Italia un punto di approdo”
Appunto, una doppia Opa ostile, non una normale e fisiologica competizione tra alleati.
Il paradosso è che il centrodestra è unito solo nei sondaggi.
L’ultimo di Tecnè, a livello nazionale, attribuisce al centrodestra il primo posto al 36. Il problema è che viene sondata una “offerta” che non c’è. Unitaria.
Mentre nel day after delle manifestazioni di Fiuggi e Pontida il quadro è quello di una separazione di fatto: “Se — dice Giancarlo Giorgetti – quando c’è la mala sorte un coniuge si lava le mani, significa che il matrimonio non ha da fare, perchè il matrimonio è nella buona e nella cattiva sorte”.
La mala sorte è il sequestro dei conti correnti disposto da tribunale di Genova, un provvedimento che “azzoppa” il Carroccio : “Berlusconi — dicono a via Bellerio — non ha detto neanche una parola di solidarietà . E se è per questo anche la Meloni ha detto solo parole di circostanza”.
Anzi, al posto della solidarietà sono arrivate anche le ironie: “La Lega — dice Maurizio Gasparri — ha cambiato colore. Siccome è al verde ora ha messo il blu dietro il palco”.
E questo fine settimane, andrà in scena il bis.
Al momento la presenza di Salvini ad Atreju, il tradizionale appuntamento di Fratelli d’Italia, è confermato sia pur senza tanto entusiasmo.
Andrà in scena un nuovo capitolo del duello a destra. Silvio Berlusconi ha già declinato l’invito, che ai bei tempi in cui era leader indiscusso accettava sempre volentieri perchè era un set per uno show perfetto, con tanti giovani appassionati.
Ma adesso Giorgia chiede le primarie e l’elezione democratica del leader.
Ci sarà invece Giovanni Toti, bollato ad Arcore come un “traditore”, dopo che si è fatto immortalare sul pratone di Pontida.
In parecchi lo hanno chiamato indignati: “Questa è una provocazione, ma come ti viene in mente? Ti ha creato Berlusconi e il giorno in cui riappare e si ri-candida vai a battere le mani a quello con la felpa “Salvini premier”.
Parole che recepiscono una rabbia profonda del Cavaliere. Perchè la presenza dell’ennesimo delfino rinnegato accredita l’idea di un centrodestra non diviso tra Forza Italia e Lega, ma tra il passato e il futuro, un leader vintage, uscito sui giornali per il “come eravamo” e gli aggressivi quarantenni del centrodestra.
Una fonte azzurra degna di questo così sintetizza il quadro: “Salvini in verità non vuole andare al governo, o meglio non è questa la priorità , la priorità è che vuole arrivare primo nel centrodestra e ingrossare il suo partito, perchè pensa che la prossima legislatura duri poco. Berlusconi invece vuole tornare al governo, ed è la sua assoluta priorità , perchè è l’ultimo giro, ma la sua best option sono le larghe intese”.
Il discorso di ieri, senza attacchi al governo non è causale.
Gianni Letta, interpellato come un Virgilio nella selva oscura del centrodestra, ha espresso parole di grande apprezzamento verso Gentiloni ammiccando all’idea di un Gentiloni bis. E, a proposito di lista unica con la Lega, è stato particolarmente tranchant: “Silvio non la farà mai”.
(da “Huffingtonpost”)
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