BERLUSCONI: “MANGANO E’ STATO UN EROE, NAPOLITANO ADESSO MI DIA LA GRAZIA”
FORZA ITALIA IN PIAZZA CONTRO LA DECADENZA…”IL CORRIERE DELLA SERA ORGANO DEI PM”
Silvio Berlusconi avverte: la decadenza da senatore verrà vissuta come un colpo di stato.
Da lunedì la rinata Forza Italia si porrà all’opposizione, ad iniziare dalla legge di stabilità , e da martedì il suo leader promette battaglia in campo aperto.
Parla a lungo all’assemblea dei giovani di Forza Italia, difende lo stalliere Mangano usando le parole di Dell’Utri, si infervora e mette in chiaro: niente servizi sociali, io ho la mia dignità (in termini più espliciti: «non pulisco i cessi») e la grazia non la chiedo.
Deve essere Giorgio Napolitano a darmela «motu proprio».
Un fiume in piena, un profluvio du parole che lasciano intendere, però, che anche lui la decadenza da Palazzo Madama la dà per scontata.
E si prepara al dopo. ««Mercoledì 27 ci sarà il voto al Senato, dopo vent’anni di tentativi di eliminarmi non andati in porto: questa operazione si chiama colpo di Stato, un omicidio politico è stata calpestata la verità e la legge», tuona fin dall’inizio, «i servizi sociali sarebbero un’umiliazione per me e per il mio Paese».
Che fare, allora? «Io non credo che possiamo accettare una violenza così fatta nei confronti della nostra democrazia e della nostra libertà . Per questo sfido apertamente questa sinistra, che non ha mai rinnegato l’ideologia criminale del comunismo e che fa ancora dell’odio un suo comportamento. La sfido: la sinistra non pensi che lasceremo che questo colpo di Stato si realizzi senza una reazione da parte nostra».
Lotta senza quartiere, insomma, a partire dal giorno dopo, il 28, quando al Senato riprenderà l’esame della legge di Stabilità .
Ma per quel giorno il Cavaliere non sarà più parte dell’assemblea.
Questo, comunque, non vuol dire che resterà inerte. «Vi sembra che possa umiliarmi a sentire don Mazzi dire “presidente venga a pulire i cessi qui da noi”, e un altro che dice “venga qui con i ragazzi della palestra di Scampia cosi’ le va giù la pancia”… Credete possa umiliarmi così? Sarebbe ridicolo», chiede ai giovani sostenitori.
No, c’è un’altra strada: «Il presidente della Repubblica non dovrebbe avere un attimo di esitazione a dare, senza che io presenti la richiesta, perchè ho la dignità di non chiederla, un provvedimento che cancelli l’ignominia dell’affidamento ai servizi sociali».
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