BERLUSCONI SI GIOCA LE CARTE AMERICANE: “NUOVE PROVE DI INNOCENZA E SETTE TESTIMONI”
ECCO LE PRESUNTE PROVE PER CUI CHIEDE LA REVISIONE DEL PROCESSO A BRESCIA… E AI SENATORI DICE: “RINVIATE IL VOTO O VE NE PENTIRETE”
Silvio Berlusconi annuncia «novità importanti per quanto riguarda il processo Mediaset».
Si tratterebbe di nuove prove che, ovviamente a suo parere, lo scagionerebbero dalle accuse per cui è stata condannato in via definitiva al termine del processo Mediaset.
E in vista del voto sulla decadenza fissato per mercoledì, si appella ai colleghi senatori: «Vi chiedo di riflettere nell’intimo della vostra coscienza a maggior ragione visto che il voto è palese. Non tanto per la mia persona, ma per la nostra democrazia. Valutate le nuove prove e i documenti che stanno arrivando».
E ancora: «Non assumetevi una responsabilità che graverebbe per sempre sulla vostra vita e sulle vostre coscienze e di cui in futuro potreste vergognarvi di fronte ai vostri figli, agli elettori e agli italiani».
LE NUOVE PROVE
I nuovi elementi sulla vicenda dei diritti Mediaset sono emersi dagli sviluppi di un’inchiesta in corso negli Usa.
«Si tratta di un affidavit di un manager del Gruppo Agrama. Sentito per tre volte dagli agenti del fisco americano ha ribadito la mia estraneità alle operazioni finanziarie di Frank Agrama», spiega Berlusconi.
La sentenza del caso Mediaset, passata in giudicato con una condanna a 4 anni per il Cavaliere, sostiene infatti che Berlusconi ha frodato il fisco italiano grazie a fondi neri creati da Agrama, di cui era socio occulto.
«I fondi creati da mister Agrama – ha spiegato il testimone nel testo letto da Berlusconi – non sono mai stati nelle disponibilità di Berlusconi».
Anzi, Agrama avrebbe utilizzato i contatti con la Mediaset per ingannare i fornitori, in particolare la Paramount, e il fisco americano: «La Paramount era convinta che Agrama rappresentasse gli interessi di Berlusconi, mentre i manager Mediaset erano convinti che agisse in rappresentanza di Mediaset. In questo modo, alterando i contratti, evadeva grosse somme».
Tesi un po’ ardita che sarà verificata da chi di dovere.
LE INDAGINI
Sulla base delle dichiarazioni del suo manager, Agrama è finito in un indagine condotta dal fisco americano:«Io credo che questa testimonianza – dichiara Berlusconi – come le altre 11, smentiscano alla base quello che ha deciso il collegio feriale della Cassazione per quanto riguarda la mia condanna».
LA VICENDA
Gli atti sono stati già inviati alla Procura di Milano. Presto saranno alla base di una richiesta di revisione del processo, che sarà presentata alla Corte d’Appello di Brescio: «Confido sul fatto – ribadisce l’ex premier – che questa domanda possa essere assolutamente accolta, per la chiarezza di queste notizie, che oltretutto sono anche confermate da molti testimoni che i giudici di primo e secondo grado non hanno voluto nemmeno ascoltare. Abbiamo le deposizioni di tutti questi inascoltati testimoni, che fanno riferimento alla realtà , una realtà che mi vede completamento estraneo, che esclude assolutamente ogni mia partecipazione a qualsiasi fatto illegittimo».
Dopo il precedente della “sentenza svizzera che scagionava Berlusconi” e che poi si è rivelata addirittura inesistente, meglio andare con i piedi di piombo con presunte prove uscite all’ultimo minut e” annunciate e interpretate” dal diretto interessato.
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