BRENTON TARRANT, CHI E’ UNO DEI KILLER DELLA STRAGE SOVRANISTA IN NUOVA ZELANDA
AUSTRALIANO, 28 ANNI, DICE DI ESSERSI ISPIRATO AD ANDERS BREIVIK, AUTORE NEL 2011 DELLA STRAGE DI UTOYA E A DYLANN ROOF, IL SUPREMATISTA CHE NEL 2015 ASSASSINO’ NOVE AFROAMERICANI A CHARLESTON
“Sono un uomo bianco qualunque”. Si descriveva così Brenton Tarrant, 28 anni, cittadino australiano originario dello Stato di New South Wales, sulla costa orientale del Paese.
Quasi certamente a capo del commando che ha fatto strage di fedeli in due moschee nella cittadina neozelandese di Christchurch, nei suoi deliri online: un manifesto di ottanta pagine pubblicato poco prima di entrare in azione e il Facebook Live della strage, prontamente rimosso dal social.
“Vengo da una famiglia di lavoratori, gente che ha sempre guadagnato poco” diceva di sè il killer. Mettendo poi insieme una sfilza di riferimenti che vanno da Anders Breivik autore nel 2011 della strage sull’isola norvegese di Utoya dove morirono 69 persone a Dylann Roof, il giovane suprematista bianco che nel 2015 assassinò nove fedeli afroamericani nella chiesa metodista di Charleston, in Carolina del Sud.
“Ho letto gli scritti di Roof e di molti altri. Ma il mio vero idolo, colui che mi ha ispirato è il cavaliere e giustiziere Breivik”.
La polizia ha anche deciso di non diffondere il “Manifesto” che l’australiano aveva pubblicato su un suo profilo social e dove fra l’altro racconta che l’attentato è stato preparato nell’arco degli ultimi due anni e che avrebbe dovuto essere messo in atto in Australia.
Poi la decisione di colpire la Nuova Zelanda per dimostrare che nessun paese può ritenersi al sicuro dal terrorismo.
(da agenzie)
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