CAMERON RESPINGE I PROFUGHI ED ESPORTA I DELINQUENTI: FECCIA HOOLIGANS A MARSIGLIA
RIFIUTI UMANI UBRIACHI DEVASTANO MARSIGLIA, GRAVE UN TIFOSO RUSSO, DECINE DI FERITI, NEGOZI DISTRUTTI
Ancora scontri scontri nel cuore di Marsiglia. Fa caldissimo, un caldo afoso che stringe alla gola e che alimenta l’instancabile sete degli hooligans, quasi tutti a torso nudo mentre gridano cori sempre più rauchi, dato che fin dalle nove del mattino hanno iniziato a bere birra, generosamente venduta nei bar e nei pub senza che ci sia alcuna restrizione.
E a metà pomeriggio, quando la zona del Vieux Port si è riempita all’inverosimile, gli scontri sono divampati.
Inglesi contro russi, francesi contro inglesi, ci si picchia in terribili corpo a corpo, uomo contro uomo, gruppi contro gruppi, in un caos urbano che agli Europei non si verificava almeno dall’edizione del 2000, quando gli hooligans inglesi devastarono Charleroi.
La polizia francese, schierata con oltre mille agenti, cerca di ristabilire un impossibile ordine. Volano bottiglie, e la strada ne è subito lastricata. Vengono lanciate sedie, rubate dai dehors dei bar che non hanno voluto chiudere i battenti di fronte all’invasione, e pagano pegno.
La polizia spara lacrimogeni e spray urticanti, picchia ad alzo zero coi manganelli, effettua cariche continue
Cadono a terra i primi hooligans, c’è sangue ovunque, feriti.
E’ pure violenza, pura follia urbana. A un tifoso inglese è stato praticato un massaggio cardiaco, è arrivata l’ambulanza e l’ha condotto all’ospedale, dove è stato rianimato. Un russo è grave, un inglese, rimasto ferito, è addirittura in fin di vita: il bilancio certifica in tutto 5 feriti.
Tutto ciò si sarebbe potuto evitare, bastava impedire a quei rifiuti umani di uscire dai confini inglesi, ma Cameron pensa solo a respingere i profughi mentre permette a dei delinquenti di devastare una città francese per l’ennesima volta.
Mentre la partita è in corso, Marsiglia è una città in assetto di guerra.
Chissà cosa accadrà dopo la partita, quando scenderanno le tenebre.
(da agenzie)
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