DIO, PATRIA E PASTIGLIA: IL SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE DI FDI, MARCELLO GEMMATO, SARÀ PROMOSSO NEL RUOLO DI VICEMINISTRO. UN BLITZ ORCHESTRATO DA PALAZZO CHIGI CHE PREVEDE ANCHE LA NOMINA A SOTTOSEGRETARIO DI ANDREA COSTA, COME PREMIO PER NOI MODERATI DI LUPI
LA PROMOZIONE DI GEMMATO È AL’OCCASIONE GHIOTTA PER METTERE DEFINITIVAMENTE LE MANI SULLE LEVE DEL MINISTERO DELLA SALUTE, GUIDATO DA SCHILLACI, VOLUTO DA ARIANNA MELONI…, L’EX RETTORE DELL’UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA SCONTA IL PECCATO ORIGINALE: È UN PROFILO TECNICO, NELLA LOGICA DI FDI È SEMPRE MEGLIO ASSEGNARE MAGGIORI POTERI A UN FEDELISSIMO
Altro che dimissioni, come chiesto dalle opposizioni dopo le rivelazioni sui conflitti di interessi. Secondo quanto è in grado di anticipare Domani, nelle prossime ore (al più tardi venerdì mattina) il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato sarà promosso – salvo frenate last minute – nel ruolo di viceministro, scalando un altro gradino della sua carriera politica. Sarà davvero il ministro ombra alle spalle di Orazio Schillaci.
Un blitz in piena regola, orchestrato in gran segreto da palazzo Chigi, con il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari nelle vesti di regista. Gli alleati sono stati avvisati a decisione assunta, hanno potuto solo prenderne atto, come spesso accade con gli incarichi assegnati nel governo.
L’operazione prevede la contestuale nomina a sottosegretario di Andrea Costa, considerato un premio per Noi Moderati, il partito centrista di Maurizio Lupi. Giorgia Meloni ha sempre apprezzato la lealtà dell’ex ministro dello Sviluppo, l’unico tra gli alleati a non creare veri grattacapi. Così Costa si prepara a occupare la poltrona che era stata sua nel governo Draghi.
Ma la promozione di Gemmato è anche l’occasione ghiotta per mettere definitivamente le mani sulle leve del ministero della Salute, guidato da Schillaci, voluto da Arianna Meloni. L’ex rettore dell’università di Roma Tor Vergata sconta il peccato originale: è un profilo tecnico sebbene di area centrodestra. Nella logica di Fratelli d’Italia è sempre meglio assegnare maggiori poteri a un fedelissimo.
Gemmato è infatti un meloniano doc: è uno dei pochi a poter condividere i giorni di vacanza con le sorelle Meloni, che del resto amano trascorrere le ferie in Puglia, regione natia dell’attuale sottosegretario.
Insomma, Gemmato è pronto a passare all’incasso, puntando a portare a casa qualche delega ulteriore nell’ambito del ministero, oltre al titolo di vice. Sostanza oltre la forma. Fatto sta che il governo ha ignorato i conflitti di interessi emersi – fin dalla nomina nella compagine dell’esecutivo – con le quote in una società di sanità privata, la Therapia srl, che peraltro ha fatto pubblicità negativa al sistema sanitario nazionale, che Gemmato deve promuovere e migliorare nel ruolo di sottosegretario. E ancora di più come viceministro.
Farmacista di professione, Gemmato ha poi sempre mostrato particolare attenzione nei confronti della categoria. Aveva scatenato polemiche la norma inserita nel ddl Semplificazioni, ancora in esame in parlamento, per rendere le farmacie dei piccoli laboratori di analisi, senza chiedere il rispetto dei requisiti prescritti ai centri diagnostici. Ha fatto discutere pure il tentativo, non andato in porto, di nominare Danilo Lozupone, proprietario di una farmacia a Bari, nella commissione tecnica dell’Aifa.
Il risvolto è dunque politico. Fratelli d’Italia vuole mettere del tutto le mani sul ministero della Salute, accerchiando Schillaci, molto apprezzato a palazzo Chigi, ma che ha un altro difetto di formazione: professa una fede favorevole ai vaccini; posizione che non scalda i cuori degli eredi della fiamma. Gemmato necessita di strumenti per marcare più stretto il ministro, giocando di sponda con i tecnici che riferiscono direttamente a palazzo Chigi.
Su tutte spicca la figura di Rita Di Quinzio, potentissima capa della segreteria di Schillaci, piazzata dalle sorelle Meloni. Di Quinzio conosce da anni entrambe. Ora ha un ruolo centrale: è la referente di palazzo Chigi per il ministero della Salute passando ai raggi X tutti i dossier fondamentali
C’è, infine, l’ultima parte del tridente che si è formato intorno al ministro. Maria Rosaria Campitiello, compagna del viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, è a capo del dipartimento Prevenzione. E dopo una rapida ascesa è sempre più influente nella macchina ministeriale.
(da editorialedomani.it)
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