ECCO LE CONDIZIONI DI PUTIN “PER LA PACE”: IL PRESIDENTE RUSSO VUOLE IL RITIRO DEI SOLDATI UCRAINI DALLA REGIONE DI DONETSK, E IN CAMBIO CONGELERÀ LA LINEA DEL FRONTE IN QUELLE DI KHERSON E ZAPORIZHZHIA. E UNA FETTINA DI CULO, NO?
AVENDO GIÀ IL CONTROLLO QUASI COMPLETO DI LUGANSK, “MAD VLAD” OTTERREBBE TUTTO IL DONBASS SENZA COMBATTERE… LUNEDÌ TRUMP, CHE HA DETTO DI ESSERE D’ACCORDO CON IL CREMLINO, SOTTOPORRÀ IL PIANO A ZELENSKY, CHE DIFFICILMENTE ACCETTERÀ QUESTE CONDIZIONI SENZA UNA SERIA PROPOSTA DI GARANZIE DI SICUREZZA, DI CUI DOVRANNO OCCUPARSI GLI EUROPEI (E ALLORA E’ A POSTO…)
Donald Trump parlerà lunedì con Volodymyr Zelensky di scambio dei territori con la Russia. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali i leader europei sono stati invitati a partecipare lunedì. “Trump ha detto ai leader europei di sostenere un piano per mettere fine alla guerra in Ucraina cedendo alla Russia il territorio non conquistato piuttosto che tentare un cessate il fuoco”, scrive il New York Times.
Trump, dopo l’incontro con Vladimir Putin, ha abbandonato la richiesta di un cessate il fuoco immediato e – riporta il New York Times – ritiene ora che sia possibile negoziare un trattato di pace rapido a condizione che Zelensky accetti di cedere il resto del Donbass, anche le aree non occupate dai russi.
In cambio Putin ha offerto un cessate il fuoco nel resto dell’Ucraina, lungo le attuali linee di battaglia, e la promessa scritta di non attaccare più l’Ucraina o qualsiasi altro Paese europei. Durante la chiamata con gli europei, Trump non ha menzionato l’imposizione di sanzioni o di pressione economica sulla Russia.
La mossa consegnerebbe a Mosca il pieno controllo di un territorio che occupa parzialmente da più di un decennio e dove le sue truppe stanno avanzando al ritmo più rapido da novembre.
In cambio della regione di Donetsk, Putin ha detto che avrebbe congelato la linea del fronte nelle regioni meridionali di Kherson e Zaporizhzhia, dove le sue forze occupano vaste porzioni di territorio, e che non avrebbe lanciato nuovi attacchi per conquistare altro territorio, secondo tre delle persone a conoscenza dei colloqui.
Putin ha chiarito di non aver abbandonato le sue richieste fondamentali per “risolvere le cause profonde” del conflitto, che di fatto porrebbero fine all’attuale statualità dell’Ucraina e ribalterebbero l’espansione a est della Nato.
Ma il presidente russo è disposto a scendere a compromessi su
altre questioni, incluso il territorio, se sarà soddisfatto del fatto che le “cause profonde” vengano affrontate, secondo un ex alto funzionario del Cremlino.
Le forze russe controllano circa il 70 per cento del Donetsk, ma la sua catena più occidentale di città resta sotto il controllo dell’Ucraina ed è cruciale per le sue operazioni militari e difensive lungo il fronte orientale.
Persone a conoscenza del pensiero di Zelenskyy hanno detto che non accetterebbe di cedere Donetsk, ma che sarebbe disposto a discutere la questione territoriale con Trump a Washington, dove si prevede che i due si incontrino lunedì.
(da agenzie)
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