ELEZIONI, ALLE 12 AFFLUENZA AL 19,4%, E’ CAOS PER LE SCHEDE SBAGLIATE
UNA FEMEN CONTESTA BERLUSCONI (COMPLIMENTI A MINNITI, OTTIMO SISTEMA DI SICUREZZA), RITARDI PER LA PROCEDURA ANTIFRODE
L’Italia va al voto, le urne resteranno aperte fino alle 23. Ma il nuovo sistema di voto con l’uso per la prima volta del talloncino anti frode ha provocato ritardi code e disagi un po’ in tutta Italia.
Code più lunghe del solito ai seggi fin dal primo mattino sono segnalate in tutta Italia a causa della nuova procedura introdotta per le elezioni politiche.
La rimozione del talloncino anti-frode dalle schede per Senato e Camera richiede infatti tempi più lunghi e vengono anche segnalati casi di persone, per lo più anziani, che non volevano lasciare che fosse il presidente di seggio a deporre le schede nelle urne, come prevede la nuova procedura. Al voto anche per i governatori di Lazio e Lombardia.
Le schede elettorali provenienti dall’estero sono tutte giunte in Italia. Lo scrutinio avrà inizio al termine delle operazioni di voto e di riscontro del numero di votanti, cominciando dallo spoglio delle schede per l’elezione del Senato.
Successivamente, dalle 14 di lunedì 5 marzo, in Lazio e Lombardia, si svolgeranno gli scrutini per le elezioni regionali.
Denunciato a MIlano per violazione della segretezza del voto un elettore che in cabina ha fotografato la sceda col cellulare.
A Roma in un seggio dei Parioli il voto è stato sospeso per schede sbagliate per Camera e Senato; è stata svuotata un’urna e 36 elettori saranno chiamati per rivotare. A Palermo si sono registrati ritardi (definiti “inaccettabili” da Pietro Grasso) nell’apertura di alcuni seggi a causa di un errore che ha causato la ristampa delle schede di 200 sezioni.
Sempre a Palermo in alcuni seggi l’accesso non era consentito ai disabiil che hanno chiamato i carabinieri.
Schede per la Camera sbagliate e operazioni di voto sospese per un paio d’ore nel collegio di Rivolta Bormida e Castelnuovo Bormida, in provincia di Alessandria.
File ai seggi anche a Milano e in Veneto. Errore sul simbolo del Pd nelle schede a Mantova, dove però si vota regolarmente.
“Berlusconi sei scaduto”, ha urlato una ragazza del movimento di protesta Femen entrando nel seggio dove Silvio Berlusconi, a Milano, si è recato per votare. La contestatrice è stata poi portata via dalle forze dell’ordine. Prima di votare nel suo seggio a Milano, il leader di Forza Italia aveva spiegato che ai seggi ci sono code perchè “non siamo ancora riusciti a darci il voto elettronico digitale”. “Qui – ha aggiunto – ci sono tre schede e ci sono anche persone anziane che ci mettono del tempo per trovare il modo di votare e di piegare le schede”.
Alle 12 l’affluenza alle urne nei 7.958 Comuni italiani è stata del 19,4%. Questo il dato pressochè definitivo registrato sul sito del Viminale, quando mancano un centinaio di Comuni.
Nelle passate elezioni politiche del 24 febbraio 2013 (ma allora si votava anche il lunedì) alle ore 12 aveva votato il 14,9% degli aventi diritto (8.092 Comuni).
Nelle grandi città la maggiore affluenza si è registrata a Firenze (22,76%) e Genova (22,35%), mentre a Palermo si sono recati alle urne solo il 14% degli aventi diritto. Sopra la media l’affluenza a Milano (19,90%) e Torino (19,53%), sotto quella a Roma (17,31%) e Napoli (16,63%).
A Palermo numerosi seggi hanno aperto con ritardi che in alcuni casi hanno superato le due ore e mezzo a causa della distribuzione delle nuove schede elettorali ristampate durante la notte. L’errore era stato causato dall’inserimento di alcune sezioni del collegio Palermo 1 nel collegio Palermo 2.
“Ritardi ed errori inaccettabili” il commento di Pietro Grasso, presidente del senato e leader di Leu. “Spero non scoraggino la partecipazione dei cittadini”.
(da agenzie)
Leave a Reply