FARSA AI CARAIBI: IL MINISTRO DICE “LA LETTERA L’HO SCRITTA IO”, MA LE PROVE DI QUANTO HA SCRITTO NON LE FA VEDERE
CI SIAMO SBAGLIATI: PENSAVAMO CHE AVESSERO TAROCCATO SOLO IL DOCUMENTO, INVECE ANCHE CHI DICHIARA IL FALSO…. PERCHE’ LA MAGISTRATURA ITALIANA NON APRE UN’INDAGINE SUGLI STRANI MOVIMENTI DI DENARO SU CERTI CONTI DI ST. LUCIA SEGNALATI DAI SERVIZI AMERICANI?….BASTA CHIACCHIERE: FUORI I DOCUMENTI E LE PROVE
Il teatrino della politica si è trasferito dall’Italia a un’altra repubblica delle banane.
La lettera con cui il ministro della giustizia del paradiso fiscale caraibico, Rudolph Francis, spiega al primo ministro Stephenson King che dietro le società off-shore che hanno comprato il famoso appartamento di Montecarlo ci sarebbe Giancarlo Tulliani, cognato di Gianfranco Fini, viene confermata in “tre veloci minuti tre” davanti a tre giornalisti italiani convocati d’urgenza.
Lo spiega proprio il ministro Francis, in una conferenza stampa convocata a sorpresa alle 18 (ora italiana) a Santa Lucia.
“La lettera è autentica, ho deciso di scriverla al primo ministro per informarlo su una vicenda che rischiava di danneggiare l’economia dell’isola”.
L’attenzione dei giornalisti italiani e pare la presenza dei servizi segreti stava danneggiando la reputazione della piccola isola che vive della sua riservatezza sulle vicende fiscale dei clienti.
Certo, forse la danneggia di più la pubblicazione di un documento che doveva restare all’interno degli uffici del governo, ma questo sembra un dettaglio poco rilevante,
Così come il fatto che per la prima volta nella storia sarebbe stato violato dal governo di St. Lucia il diritto alla segretezza della clientela.
“Non so come la lettera che ho scritto al primo ministro sia finita nelle mani dei giornalisti che l’hanno pubblicata”, ha sostenuto Francis.
Ma che strano, chissà chi l’avrà passata a un giornalista in Honduras e da questi a Santo Domingo e poi a Dagospia : il tutto a tempo di record.
Sulla fondatezza del contenuto del memo che indica Giancarlo Tulliani come proprietario e beneficiario delle due società off shore, il ministro afferma: “Dalla mia indagine preliminare sono emersi determinati fatti e quindi ho scritto un memo confidenziale al primo ministro informandolo dei risultati della mia ricerca iniziale. Nelle stesso tempo, però, ho fatto partire una inchiesta formale sulla questione il cui risultato verrà reso pubblica”.
Documenti, prove please.
Documenti zero, prove zero, solo “preliminari”, “ricerca iniziale” e altre prese per il culo.
La conferenza stampa, durata pochi minuti e senza possibilità di fare domande, è stata convocata d’urgenza: Francis si era impegnato a chiarire, ma non ha chiarito nulla.
Ha solo detto che la lettera l’ha scritta lui, sai che gliene frega agli italiani.
E chi garantisce che non scriva sotto dettatura e spari palle spaziali.
Il ministro Francis sarebbe da poco rientrato da un viaggio in Europa, in Svizzera: che ci sarà andato a fare?
Fino a ieri le istituzioni di Saint Lucia promettevano di fornire spiegazioni sulla vicenda solo la prossima settimana.
Che cosa può aver fatto loro cambiare idea?
Una coincidenza, in effetti, c’è: l’annuncio di Gianfranco Fini (diramato nel primo pomeriggio di oggi) di un video per chiarire l’affaire di Montecarlo.
Che qualche canarino gli abbia consigliato di fare in fretta?
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