I DIPENDENTI LEGA A SALVINI: “COME SONO STATI SPESI I SOLDI DEL PARTITO?”
I 7I EX LAVORATORI “CACCIATI”: “DAL BILANCIO 2012 A QUELLO 2013 BEN 17 MILIONI IN MENO SUI DEPOSITI BANCARI: CHE FINE HANNO FATTO?”
La trattativa tra i 71 dipendenti della Lega Nord e i vertici del partito (che puntano alla cassaintegrazione a zero ore per i lavoratori) si chiuderà mercoledì al ministero del Lavoro.
Il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, ha ricevuto una delegazione dei dipendenti di via Bellerio che spiegano: “Ci ha ribadito che non ci sono soldi, ma noi speriamo che il partito ripensi ai suoi investimenti e ci tuteli”.
I lavoratori intanto ‘studiano’ i documenti relativi al rendiconto 2012 e 2013.
“Se si guardano i depositi bancari — dicono – si è passati dai 22 milioni di euro del 2012 ai 4,9 milioni di euro del 2013, cioè 17 milioni di euro in meno. Come sono stati spesi questi soldi?”
Perchè il problema non deriva solo dal taglio del finanziamento pubblico ma da una situazione pregressa che è andata peggiorando.
Quello che si dice nei corridoi è che, dopo lo scandalo Bossi-Belsito, Maroni non abbia badato a spese per farsi eleggere governatore della Lombardia, investendo in propaganda valanghe di quattrini.
Atrettanto avrebbe fatto poi Salvini, una volta eletto segretario, alle ultime elezioni europee.
Neanche troppo larvatamente l’accusa è quella di aver pensato solo alla loro affermazione personale senza programmare un piano finanziario che potesse tutelare i dipendenti del Carroccio.
E ricordano che per la propria moglie Salvini ha usato un criterio diverso, piazzandola in Regione Lombardia per chiamata diretta.
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