I RITARDI NELLA MESSA A TERRA DEL PNRR AMMOSCIANO I BENEFICI PER L’ITALIA (E SO’ CAZZI PER IL GOVERNO)
LO DICE IL BOLLETTINO ECONOMICO DELLA BCE: L’IMPATTO FAVOREVOLE DEL RECOVERY SUL DEBITO DI ITALIA E SPAGNA (I PRINCIPALI BENEFICIARI DEI FONDI EUROPEI) VEDE UNA “SIGNIFICATIVA REVISIONE AL RIBASSO RISPETTO ALLE STIME INIZIALI DELLA BCE”: DA 12-14 PUNTI DI DEBITO/PIL AL 2031 SI SCENDE A 7-8 PUNTI… PER I TECNICI DI FRANCOFORTE È COLPA DEI “RITARDI NELLA MESSA A TERRA DEL PIANO (E TANTE GRAZIE A RAFFAELE FITTO…)
I fondi del Next Generation Eu aggiungerebbero 1,4 punti al Pil dell’Italia e della Spagna, i due principali beneficiari, fino al 2026 nello scenario di un “elevato assorbimento” degli aiuti europei e di una produttività media della spesa implementata tramite il Pnrr.§E’ la previsione della Bce – riferita solo al canale fiscale e dunque non all’impulso delle riforme strutturali sulla produttività – contenuta in una valutazione preliminare del programma europeo, che stima invece a 0,7 punti di Pil per l’Italia, e 0,9 punti per la Spagna, l’impatto al 2031.
L’impatto favorevole degli aiuti europei del Pnrr sul debito di Italia e Spagna, pur “rilevante”, vede una “significativa revisione al ribasso rispetto alle stime iniziali della Bce”. Revisione che per l’Italia e la Spagna ridimensiona il beneficio a 7-8 punti di debito/Pil al 2031, contro 12-14 punti inizialmente stimati.
Lo si legge in una anticipazione del bollettino economico della Bce, che attribuisce il minor impatto sul debito – a livello europeo – a “ritardi nell’implementazione” che “hanno condotto a una significativa revisione al ribasso del Pil potenziale, con conseguenze sulle proiezioni del debito a lungo termine”.
(da agenzie)
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