I SOVRANISTI HANNO TRASFORMATO CHARLIE KIRK IN UN SANTINO: IL RICORDO ALLA CAMERA, COME PER IL PAPA E MANDELA, PER UNO CHE NESSUNO IN ITALIA PRIMA DELL’OMICIDIO SI FILAVA…PERCHÉ MELISSA HORTMAN NON È STATA COMMEMORATA ALLA CAMERA, COME KIRK?
IL PARLAMENTO È DIVENTATO IL COMITATO ELETTORALE DELLA MAGGIORANZA. TUTTO PRECIPITA IN UNA PROPAGANDA SENZA FRENI INIBITORI. E FORSE LA QUESTIONE VA OLTRE LE MARCHE. ATTIENE, SEMPLICEMENTE, ALLA NATURA SOVRANISTA
Andando a scartabellare tra i precedenti, si registra che in Parlamento, come ovvio che sia, le commemorazioni sono assai poche. E riguardano, come altrettanto ovvio, grandi figure. Che, come si diceva una volta con una sana attitudine pedagogica, assurgono ad “esempio”, per quel che rappresentano. Santi, o quasi.
L’ultima, solenne, quella di Papa Francesco. Andando a ritroso, oltre una decina di anni fa, Nelson Mandela, uomo simbolo della lotta all’Apartheid e di battaglie per l’emancipazione di un popolo. Andando ancora indietro, c’è poco altro, ad eccezione di rituali ricordi di personalità politiche nostrane, in occasione della scomparsa.
Va bene, la forma scelta ieri non ha la ritualità delle grandi occasioni: il minuto di silenzio, il discorso del presidente della Camera, gli interventi del governo. Però, insomma, la sostanza è davvero un unicum. Un conto, e non richiede la convocazione del Parlamento italiano, è la pietas verso l’inaccettabilità di un uomo ucciso per le sue idee, criterio che vale per chiunque venga ammazzato
Tanti sono i morti, di ogni colore e a ogni latitudine, meritevoli di pietas. Altro è l’enfatica trasformazione, ad opera della destra nostrana, di Charlie Kirk in simbolo della libertà, accompagnata dalla trasformazione delle istituzioni in un comitato elettorale della maggioranza, a sua volta accompagnata, nel racconto, dalla trasformazione, tossica e caricaturale, della sinistra politica in una banda di esaltati che predicano e giustificano la violenza.
C’è qualcosa che non va, in questo mix di santificazione e demonizzazione. Primo la biografia di Kirk: racconta di un estremista che predicava una Norimberga per i fautori delle teorie gender, incline alle venature razziali, sostenitore dell’uso delle armi, anti-abortista feroce. Insomma la negazione icastica dei valori della nostra Costituzione. Secondo: l’uso del Parlamento, diventato ormai la Camera della maggioranza.
È un crescendo: si santifica il nuovo apostolo del “piano di Dio”, si criminalizza la protesta su Gaza, facendo di tutt’erba un fascio (violenti e non), Salvini poi minaccia misure per far rispondere gli organizzatori (pacifici) dei danni (dei teppisti) e pure in materia di commissione Covid si annunciano novità sulle presunte altrui responsabilità.
Terzo: l’indicazione delle opposizioni come terreno di coltura della violenza, in omaggio alla propria cultura del nemico, è profondamente dannosa per i veleni che inocula nel Paese. Lo schema è antico: si alimenta lo scontro, per poi ridurre il dissenso a una questione di ordine pubblico.
Tutto l’ordine delle cose cioè sta precipitando in una propaganda senza freni inibitori. E forse la questione va oltre le Marche. Attiene, semplicemente, alla propria natura.
(da La Stampa)
Leave a Reply