IL CAVALIERE AI SERVIZI SOCIALI? I GIUDICI POSSONO DIRE NO
SECONDO IL GIORNALE “NON E’ DETTO CHE SILVIO POSSA SCONTARE COSI’ LA PENA”…. POTREBBERO ESSERGLI NEGATI IN MANCANZA DI “RAVVEDIMENTO”
Colpo di scena, l’affidamento ai servizi sociali per Silvio Berlusconi non è così sicuro.
Come infatti riporta un articolo de il Giornale, tra il Cavaliere e la pena prescelta ci potrebbero essere un paio di ostacoli di non poco conto.
Con gli arresti domiciliari pronti dietro l’angolo.
L’affidamento ai servizi sociali può essere rifiutato se il condannato non dimostra di poter essere recuperato alla società , e di voler risarcire il danno compiuto violando la legge.
Il problema è che Berlusconi ritiene di non avere alcun bisogno di essere rieducato, perchè sostiene di non avere commesso alcun reato.
E il suo dialogo con gli assistenti sociali, che i giudici invieranno a parlare con lui, rischia di diventare un surreale dialogo tra sordi.
La legge sull’ordinamento penitenziario non prevede che per ottenere l’affidamento sia necessario confessare.
Ma per capire cosa si aspettino gli assistenti sociali da Berlusconi è sufficiente leggere quanto ieri sera ha dichiarato a Ballarò il capo dell’Ufficio esecuzione penale esterna – ovvero Uepe – di Roma, che si occupa di vagliare le richieste di affidamento presentate nella capitale.
In realtà a esaminare la pratica Berlusconi sarà l’Uepe di Milano, la città dove la domanda verrà presentata, ma la linea è unica: «Il soggetto – ha spiegato Antonella Di Spena – deve in qualche modo far prevedere che c’è una voglia di reinserirsi nel migliore dei modi nella società », e per questo andrà valutato anche «l’atteggiamento nei confronti del reato», «l’attività riparativa, la volontà di riparare a quest’azione».
Se non è una richiesta di confessione poco ci manca.
Se gli assistenti sociali dovessero dare parere negativo, il tribunale di Sorveglianza avrebbe gioco facile nel respingere la richiesta.
A quel punto Berlusconi dovrebbe scontare l’anno di carcere che gli è stato inflitto per frode fiscale agli arresti domiciliari.
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