IL COMPLOTTO DELLE MATITE COPIATIVE: LA FABER CASTELL E’ TEDESCA, QUINDI E’ LA MERKEL A MANIPOLARE LE SCHEDE PER FAR VINCERE IL SI’
AGLI PSICOTICI NOSTRANI CHE NON SANNO A COSA PENSARE, SUGGERIAMO LA PISTA DA SEGUIRE CON I CANI MOLECOLARI
Puntuale come ad ogni voto sentito torna il complotto della matita copiativa cancellabile, alias l’eterno ritorno della psicosi di massa.
L’emergenza democratica di oggi è il complotto delle matite copiative cancellabili. Nel pomeriggio ha cominciato a diffondersi, su Whatsapp e Facebook, un messaggio che “denunciava” la cancellabilità delle matite copiative e invitava a portarsi una gomma e a provare a cancellare il voto sulla scheda elettorale per provare che le matite non erano indelebili, e così fare la segnalazione alle autorità competenti. .
Il primo a parlare, come è normale visto che non ne sa nulla, è Matteo Salvini che su Facebook denuncia: “Pazzesco! Cominciano ad arrivare segnalazioni di matite elettorali che si possono cancellare con una semplice gomma”.
In realtà , come si spiega ormai ogni volta dal 2013, la differenza tra i due tipi di matite è questa: «la matita normale ha la mina di sola grafite, mentre quella copiativa contiene anche coloranti derivati dall’anilina e dei pigmenti, solubili in acqua. La matita copiativa può essere cancellata solo per abrasione. Diversamente dalle matite di sola grafite, il tratto di matita copiativa svela ogni tentativo di cancellazione tramite solvente, lasciando evidenti macchie sulla carta, essendo quindi immune da una manomissione altrimenti difficile da smascherare. Cancellando con una gomma per cancellare il tratto di una matita copiativa, viene rimossa solo la sua componente in grafite, lasciando visibili i pigmenti».
Perche’ ci sono state segnalazioni di matite cancellabili?
Perche’ la gente comune non sa come funziona una matita copiativa, che non e’ INDELEBILE, ma PARZIALMENTE CANCELLABILE, a differenza dell’inchiostro di china che puo’ essere cancellato con solventi.
E quindi qualcosa che si cancella al 90% fa scattare il panico, ignorando che quel 10% residuo e’ piu’ che sufficiente a impedire imbrogli.
Lo scopo della matita copiativa non e’ quello di lasciare una traccia che sia RESISTENTE A TUTTO, ma di lasciare una traccia che solo una gomma abrasiva possa cancellare TOTALMENTE, salvo poi lasciare una traccia di carta consumata che conferma la manomissione di quel tratto.
Purtroppo, però, questa storia delle matite copiative continua a ripresentarsi come una psicosi collettiva, soprattutto nei voti più sentiti come evidentemente è questo del referendum.
“Le matite cosiddette “copiative” sono indelebili cosi’ come, tra l’altro, aveva dichiarato il produttore, Faber-Castell, al Corriere della Sera, nel 2013 e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale”.
Lo ha precisato in una nota il Viminale, a seguito delle numerose denunce di elettori che hanno dichiarato essere riusciti a cancellare con la gomma segni fatti con matite in dotazione ai seggi elettorali.
“Il ministero dell’Interno, in media ogni anno, ne acquista un certo numero, basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno. Nello specifico, quest’anno, — ha reso noto il ministero dell’Interno- il Viminale ha acquistato 130 mila matite dalla ditta Luca srl — aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania.
Di queste 130 mila, per esempio, quest’anno ne sono state distribuite circa 80 mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative. Le Prefetture, è bene precisare, possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti. Si utilizzano matite prodotte dal Faber-Castell almeno da cinque anni”.
(da agenzie)
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