IL NOME BOSSI SPARISCE DAL SIMBOLO: LA CIRCOLARE RISERVATA INVIATA AI CIRCOLI LEGHISTI
IL NOME DEL FONDATORE DEL CARROCCIO EPURATO NEI NUOVI LOGHI… ARRIVANO VIA MAIL LE DISPOSIZIONI DELLA NUOVA NOMENKLATURA DI CORTE
Dopo l’uscita di scena reale anche quella simbolica.
Il nome di Umberto Bossi ‘esce’ ufficialmente dal simbolo della Lega Nord.
La scritta ‘Bossi’, infatti, non è presente nei nuovi loghi. Il nuovo simbolo è stato inviato via mail a tutte le segreterie del Carroccio.
Nella circolare, letta dall’Ansa, si raccomanda di utilizzare il nuovo logo “in ogni ambito”.
E’ una delle prime decisioni della nuova era della Lega, quella targata Roberto Maroni.
La circolare ha come oggetto il “Nuovo simbolo Lega Nord per l’Indipendenza della Padania”. E’ stata inviata alle sezioni e alle Circoscrizioni, allegando “una comunicazione pervenuta dalla Segreteria federale” destinata “alle Segreterie Nazionali e Provinciali Lega Nord”.
La guerra per il simbolo.
Proprio il neo-segretario del Carroccio aveva posto, come discriminante del proprio incarico, la volontà di non “essere segretario a metà ” ne un capo “sotto tutele”.
Quella di oggi è solo l’ultimo capitolo della guerra per il simbolo del Carroccio.
In molti, negli ultimi mesi avevano sostenuto che il Senatur fosse pronto a rivendicarlo. Ma nel nuovo Statuto presentato nell’ultimo Congresso Federale di Assago, era scritto nero su bianco che “il simbolo della Lega Nord – per l’indipendenza della Padania appartiene al patrimonio della Lega Nord e, in quanto tale, il Consiglio federale è delegato alla gestione dello stesso e a sue eventuali modifiche”.
Torna la “Padania”.
Inoltre, nessun accenno al nome di Bossi: “Il simbolo è costituito da un cerchio racchiudente la figura di Alberto da Giussano, così come rappresentato dal monumento di Legnano – si continua – sullo scudo è disegnata la figura del leone di San Marco, il tutto contornato, nella parte superiore dalla scritta ‘Lega Nord’. Nella parte inferiore è la parola ‘Padania’. Alla destra del guerriero è posizionato il ‘sole delle Alpì rappresentato da sei petali disposti all’interno del cerchio”.
Del resto, la stessa descrizione era contenuta nello statuto dei leghisti del 2002.
Ma, di fatto, la parola Padania era stata ben presto sostituita dal cognome del fondatore.
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