IL PARTITO TEDESCO DI ESTREMA DESTRA ALTERNATIVE FUER DEUTSCHLAND È STATO SFRATTATO DAL SUO QUARTIER GENERALE A BERLINO: LA SENTENZA DEL TRIBUNALE REGIONALE DELLA CAPITALE È ARRIVATA DOPO LA DENUNCIA DA PARTE DEL PROPRIETARIO DEL PALAZZO, UN IMPRENDITORE AUSTRIACO
AFD È STATO PUNITO PER AVER ORGANIZZATO NEL 2022 UNA FESTA CON TANTO DI GRIGLIATA NEL CORTILE INTERNO DELL’IMMOBILE E PER AVERE ESPOSTO IL LOGO DEL PARTITO, VIOLANDO IL DIVIETO DI PUBBLICITÀ PREVISTO DAL CONTRATTO
Il partito tedesco Alternative fuer Deutschland (Afd) deve lasciare la maggior parte del suo quartier generale a Berlino entro il 30 settembre 2026, ovvero prima della fine del 2027, il termine iniziale previsto dal contratto. Il motivo? Un contenzioso con il proprietario che tocca da vicino i locali dell’ufficio politico federale dell’estrema destra.
É la sentenza del tribunale regionale della capitale, arrivata dopo una denuncia da parte del locatore a causa della festa elettorale tenuta il 23 febbraio scorso – nel cortile interno dell’immobile – contro le regole presenti nel contratto.
Il party con grigliata tenuto dall’ultradestra fu organizzato – in quella che è la sua sede centrale dal 2022 – per festeggiare con la stampa invitata e con i simpatizzanti lo storico risultato
raggiunto alle elezioni federali
L’imprenditore austriaco Lukas Hufnagl, proprietario dell’immobile situato nel quartiere settentrionale di Reinickendorf, aveva lamentato – nel giustificare lo sfratto senza preavviso – che la festa si era svolta in aree pubbliche che l’Afd non aveva affittato e che la proiezione del logo del partito aveva violato il divieto di pubblicità concordato. Solo grazie alla stampa Hufnagl era venuto a conoscenza della festa
Da sempre l’Afd ha difficoltà a trovare spazi, sia per i congressi, che per gli incontri riservati o le feste. Molti proprietari non vogliono avere a che fare con il partito accusato di estremismo e sorvegliato dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione – Il Bundesamt fuer Verfassungsschutz – o essere associati ad esso.
Come spiega però il Sueddeutsche Zeitung, il partito ha vinto parte della causa portando Gottschalk a parlare di “un grande giorno”: la società proprietaria dell’immobile, la Quercus Grund, aveva infatti disdetto il contratto a marzo 2025 senza preavviso, e – come ricordato dal giudice Burkhard Niebisch – senza aver inviato prima un doveroso richiamo per il mancato rispetto delle disposizioni da parte dell’ultradestra. Sfratto quindi accordato dal giudice, ma non con effetto immediato come richiesto da Hufnagl.
“L’Afd si è comportata come se la proprietà fosse sua”, ha detto Hufnagl in un’intervista a Politico. Da quando ha rescisso il contratto, l’uomo ha affermato di esser stato vittima di minacce che hanno turbato anche sua moglie, e di aver avuto difficoltà a ottenere credito dalle banche a causa dei suoi rapporti con i
militanti dell’ultradestra.
“Esponenti dell’Afd mi hanno detto che non sarebbe stato un problema far arrivare due o tre autobus di ragazzi forti!”, ha affermato l’imprenditore, che si è commosso in tribunale mentre il giudice riassumeva la situazione: nonostante la tensione del processo, Hufnagl non rimpiange di aver affittato all’Afd.
Il partito di Tino Chrupalla e Alice Weidel potrà a questo punto impugnare la decisione in appello. E questo vale anche per Hufnagl. Contro la sentenza, infatti, si può fare ricorso al Kammergericht di Berlino, la corte di grado superiore.
(da agenzie)
Leave a Reply