Destra di Popolo.net

INTERVISTA A MACRON: “NON HO PAURA A DIFENDERE L’IDEA DI EUROPA, VA RIFONDATA SUI VALORI, NON SI PUO’ FAR AVANZARE L’EUROPA SENZA I POPOLI”

“L’EUROPA NON DEVE ESSERE UN MECCANISMO CHE STRITOLA I DIRITTI SOCIALI”… “L’EUROPA SI ERA STABILIZZATA SOLO INTORNO A SOGNI EGEMONICI. OGGI PER LA PRIMA VOLTA E’ UNA CREAZIONE DEMOCRATICA CHE HA IMPEDITO LE GUERRE”…”E’ UNO SPAZIO DI LIBERTA’ MA ANCHE DI REGOLE E SOLIDARIETA’ CHE INVECE NON CI SONO STATE”

Dopo venti minuti cita per la prima volta Marine Le Pen, ma non ce ne sarebbe stato nemmeno bisogno, ogni frase che pronuncia ci ricorda la posta in gioco, il bivio di fronte al quale si trovano la Francia e l’Europa.
“Viviamo tempi drammatici e la sfida non è più tanto tra destra e sinistra ma tra apertura e chiusura”. Ma davvero è ancora possibile parlare di progresso? Parlare di Europa? Chiedere ai cittadini di fidarsi, di guardare avanti, di aumentare l’integrazione?
Pochi ormai hanno il coraggio di farlo, spaventati dalla Brexit, da Trump, dall’ascesa dei populismi. E di fronte ad agende che parlano di paura, invasioni di migranti, che identificano l’Europa, la moneta unica e le istituzioni comuni come le radici di tutti i mali, la reazione è quella di cercare compromessi o di inseguire i radicalismi.
Emmanuel Macron invece ha scelto una strada netta, quasi un referendum.
Un passo pericoloso in un Paese come la Francia che 12 anni fa bocciò la costituzione europea: “Ma se siamo solo un po’ europei, se lo diciamo timidamente, abbiamo già  perso”.
“Marine Le Pen vuole ricreare la conflittualità  tra i Paesi europei, ma io sono nato in una zona piena di cimiteri militari e per me vale sempre la frase di Mitterrand: il nazionalismo è la guerra”.
Chi cita il vecchio presidente – uno dei padri dell’Europa che sul campo di battaglia di Verdun (dove nella prima guerra mondiale tedeschi e francesi si massacrarono) si fece fotografare mano nella mano con il cancelliere Helmut Kohl – non è un anziano nostalgico ma il più giovane dei candidati alla presidenza, quello che sembra destinato ad arrivare in finale con la leader del Front National.
Macron ha solo 39 anni e un curriculum che in questi tempi gli avrebbe dovuto consigliare di stare a casa, ben camuffato.
Ha studiato all’Ena, la scuola di pubblica amministrazione vista come il fumo negli occhi dai populisti, parla tre lingue, ha letto tanto, ama Svevo, ha lavorato alla Banca Rothschild, è stato consigliere di Hollande e ministro dell’Economia.
Ha sempre l’abito blu, modi gentili, mai una parola fuori posto, nessuna concessione al linguaggio della strada. Non parla di veleni, di paure, ma di collaborazione tra Stati, tra popoli, pronuncia parole desuete e quasi naà¯f come buonumore, responsabilità , solidarietà  e pace.
Rifiuta la confusione tra rifugiati e migranti e chiama con il loro nome coloro che non amano l’Europa, siano essi Trump e Putin, o ungheresi e polacchi verso i quali non fa sconti: “Mi dispiace ma se non rispetti le decisioni europee devi pagare un prezzo, non c’è niente da inventare, è già  tutto previsto dai trattati”.
Sul tavolo giornali, pile di cartelline azzurre con gli appuntamenti della giornata, la trascrizione completa del dibattito televisivo tra i candidati alla presidenza, dietro di lui un libro che sembra calzare a pennello per un candidato che non ha un partito tradizionale alle spalle, ma solo un movimento nuovo di zecca che si chiama En Marche!: “Oggetto politico non identificato”.
Sul muro un grande quadro, una Marianna con la scritta Libertè, Egalitè, Fraternitè disegnato nello stile dei manifesti di Obama.
In molti Paesi europei lei viene presentato come l’uomo che potrebbe evitare una vittoria di Marine Le Pen. È consapevole di quanta attenzione ci sia all’estero intorno alla sua candidatura?
“Prima di tutto vorrei avere un pensiero per le vittime dell’attacco a Londra. Purtroppo in Europa rimane una minaccia terrorista che dobbiamo combattere insieme, senza tregua. Sulla domanda che riguarda Le Pen, la sfida in Francia si gioca anche in altri Paesi, è un dibattito che attraversa l’Europa. Ho avuto molto presto la convinzione che la vera spaccatura non fosse più tra destra e sinistra, anche se esistono ancora delle differenze. La linea di divisione oggi è tra apertura o chiusura, pro o contro Europa, conservatori o progressisti. Mi rendo conto delle responsabilità  che pesa su di me quando difendo l’apertura, l’Europa. Ma non devo ritrovarmi da solo. Nei tempi tragici che stiamo vivendo, ognuno di noi dovrebbe avvertire l’importanza di essere europeista”.
Perchè gli elettori francesi dovrebbero seguirla?
“È la prima volta che ci troviamo in un contesto mondiale nel quale così tanti leader stranieri auspicano l’indebolimento dell’Europa. Basta ascoltare Trump e Putin per accorgersene. Avrete forse notato che nella campagna elettorale francese diversi candidati soffrono di una fascinazione deleteria nei confronti della Russia. Non significa che non si debba parlare con Mosca ma dobbiamo capire che oggi, ancora più che in passato, abbiamo bisogno d’Europa”.
Cos’è esattamente l’Europa oggi, a sessant’anni dal Trattato di Roma: un mercato, una moneta unica, uno spazio di pace?
“È un progetto inedito che ha permesso decenni di pace e prosperità  come mai. Quando guardiamo l’Europa su scala mondiale ci rendiamo conto che non esiste uno spazio così piccolo con altrettante lingue e culture diverse. L’Unione europea è un formidabile vantaggio contro la conflittualità  senza che ci sia quella vocazione egemonica descritta dall’intellettuale tedesco Peter Sloterdijk che parla di “trasferimento tra imperi”, a partire da quello romano, poi carolingio, napoleonico, bismarckiano, hitleriano. L’Europa si era stabilizzata solo intorno a sogni egemonici. Poi, negli ultimi sessant’anni, l’Europa è diventata per la prima volta una creazione democratica plurale. È il tesoro che ci ha tramandato il Trattato di Roma”.
Vediamo invece che aumentano gli egoismi nazionali.
“L’Europa si è snaturata per mancanza di leadership politica. A partire dagli anni Novanta, il Mercato unico è stato deviato nel suo utilizzo. Come diceva Jacques Delors, è nato come uno spazio di libertà  ma anche di regole e solidarietà  che, invece, non ci sono state. Questo squilibrio, rifiutato dai popoli, è stato spinto da alcuni stati ultra-liberisti, come la Gran Bretagna. Per ironia della Storia poi la Brexit è stato lanciata proprio in nome dello squilibrio del Mercato unico. Oggi dobbiamo rimettere ordine con un’armonizzazione fiscale e sociale”.
Non è già  troppo tardi?
“Si è smarrita quella che chiamo la “logica del desiderio”. Da quando ci sono stati i “no” francesi e olandesi, nel 2005, nessuno ha più voluto proporre un movimento in avanti, anzi ha prevalso la logica del dubbio. Così abbiamo avuto la discussione sulla Grexit, poi sulla Brexit e non so quale altro “exit” dobbiamo aspettarci”.
Forse anche perchè l’asse tra Parigi e Berlino ha smesso di funzionare?
“All’indomani della crisi economica, la sfiducia è iniziata nell’eurozona nei confronti dei Paesi indebitati che non avevano fatto gli sforzi necessari pur avendo goduto della protezione del tasso d’interesse unico. La diffidenza si è poi diffusa tra Paesi dell’Est e dell’Ovest”.
L’allargamento a 28 è stato un errore?
“L’Europa non ha saputo gestire l’allargamento, e si è paralizzata. Dobbiamo ammetterlo con onestà , è lampante nelle discussioni che abbiamo oggi con l’Ungheria o la Polonia. C’è stato anche un impatto negativo sull’eurozona. Alcune riforme non sono stata fatte per non contrariare britannici e polacchi. Abbiamo visto il ringraziamento: i primi se ne sono andati, gli altri non rispettano i valori dell’Unione”.
Franà§ois Hollande non è riuscito a “riorientare” l’Europa come aveva promesso?
“Senza la Francia e Hollande nell’estate 2012 non ci sarebbe stata neppure l’Unione bancaria e saremmo andati incontro al peggio. Ho avuto dei disaccordi con il Presidente sulla sua strategia europea ma l’Unione bancaria è stata una conquista indispensabile”.
Senza l’intervento francese la Grecia sarebbe uscita dall’euro?
“Non solo la Grecia, tutto sarebbe andato in fumo. L’Unione bancaria è la porta anti-incendio tra i debiti pubblici e le banche, è la base dell’impegno di Mario Draghi e del suo famoso “whatever it takes”, ovvero il nuovo ruolo della Bce”.
Come pensa di ristabilire un clima di fiducia con la Germania?
“Se la Francia vuole ridiventare il motore dell’Europa deve intanto ammettere di non aver fatto tutte le riforme necessarie. È per questo che ho presentato delle riforme chiave su lavoro, formazione professionale, istruzione e concertazione sociale, mantenendo una linea credibile sui conti senza le ambiguità  che ci sono state nel 2013”.
La Francia negli ultimi anni ha trattato per sè deroghe con la Commissione, senza appoggiare una battaglia più ampia sulle regole come chiedeva l’Italia. È stato uno sbaglio?
“Penso che nell’estate 2012 la Francia abbia fatto la sua parte, mentre invece sono critico sulla posizione adottata nella primavera 2013, ovvero la rinuncia a un dibattito sugli equilibri finanziari nel timore di sollevare un polverone. C’erano gli elementi macro-economici per farlo e avremmo trovato al nostro fianco altri Paesi, come l’Italia. Oggi il contesto è cambiato. Sono convinto che se facciamo le riforme necessarie, se rispettiamo una traiettoria finanziaria che confermi il rapporto 3% deficit/Pil, allora si può lanciare un vero piano di investimenti, in Francia e in Europa. Sono favorevole a un New Deal. E sono anche l’unico candidato francese ad esprimere un discorso di verità  e credibilità “.
Molte critiche all’Europa si concentrano sulla concorrenza interna tra lavoratori, la minaccia sui diritti sociali, le differenze tra sistemi fiscali. Come risponde?
“In questo caso la pressione è ancora più potente perchè non viene dai mercati ma dai popoli. È ciò su cui fa leva ad esempio Marine Le Pen. Dobbiamo mostrare una gran fermezza se non vogliamo che i cittadini scambino l’Europa per un meccanismo che stritola i diritti sociali. È anche la dimostrazione che troppa eterogeneità  indebolisce l’Europa “.
Occorre tornare a un’Unione europea con meno Paesi, più simile a quella dei fondatori?
“Non ho alcuna remore nell’appoggiare un’Europa a più velocità , che tra l’altro esiste già . Sull’Unione a ventotto Paesi, e presto a ventisette, potremo continuare ad avanzare su temi come l’energia e il digitale. Sulla Difesa, invece, dobbiamo aprire una cooperazione ad hoc, prevista dai trattati, con Francia, Germania, Italia e Spagna, associando la Gran Bretagna. Nell’eurozona sono per una convergenza fiscale e sociale, con un bilancio, un esecutivo e un Parlamento. Propongo di lanciare una consultazione democratica su questa road map”.
Come si svolgerà  la consultazione?
“Saranno degli Stati generali organizzati in ognuno dei ventisette Paesi. C’è oggi un vero bisogno di partecipazione. Gli europeisti hanno avuto sinora troppa paura della democrazia. Non si può far avanzare l’Europa senza i popoli. Ma dobbiamo essere chiari. Se un Paese decide di non andare avanti, non deve poter bloccare gli altri. È un concetto che ho ripreso da Mario Monti”.
Al livello europeo il suo movimento si potrebbe collocare nel gruppo dei liberali?
“Dico spesso che il mio obiettivo è libertà  e protezione. Oggi vediamo che i partiti socialisti europei si stanno ricomponendo, con una parte della sinistra che si radicalizza e una parte che si avvicina ai liberali, davanti a una destra conservatrice che si dissolve o si radicalizza. Quel che accade in Francia assomiglia molto alle divisioni che attraversano in questo momento la destra e la sinistra italiana”.
Non le dispiace essere definito populista?
“È una parola con diverse accezioni. Se significa parlare al popolo allora, sì, non ho problemi a essere chiamato così. Se invece viene usata per definire chi lusinga i popoli, ovvero chi è demagogo, non è il mio caso. Sull’Europa e su altri temi non dico alla gente ciò che vorrebbe sentirsi dire”.
Quale ruolo può avere l’Italia nella “rifondazione” dell’Europa di cui parla?
“La coppia franco-tedesca è necessaria ma non sufficiente. Dobbiamo lavorare a stretto contatto con l’Italia per stabilizzare il cuore dell’Europa e dell’eurozona insieme a Germania, la Spagna, i Paesi del Benelux, e altri che vorranno unirsi”.
L’Europa si è rivelata impotente nella crisi dei rifugiati. Cosa farebbe se fosse eletto capo dello Stato?
“La Cancelliera ha mostrato responsabilità  e dignità  nel rifiutare la confusione tra migranti e rifugiati. L’Italia aveva allertato con anticipo sui problemi nel Mediterraneo e sui limiti al sistema di Dublino. Purtroppo l’Europa ha reagito tardi. Abbiamo voluto redistribuire i rifugiati quando erano ormai già  arrivati, poi abbiamo negoziato un accordo con la Turchia che ha chiuso la rotta dei Balcani aprendo invece quella dalla Libia. La soluzione che propongo è una gestione coordinata delle domande d’asilo nei paesi di partenza o di transito, con una migliore vigilanza alle frontiere esterne dell’Ue. È l’unico modo di essere efficaci, mantenendo la nostra umanità . Solo così ci potrà  essere una redistribuzione tra gli Stati membri”.
Abbiamo già  visto che non funziona. Molti governi, tra cui quello ungherese, hanno rifiutato di prendere le loro “quote” di rifugiati.
“Ne ho abbastanza di un comportamento insidioso che autorizza il non rispetto dei nostri principi da parte di alcuni Stati membri. Nei trattati esistono delle sanzioni finanziarie previste in questi casi. Non si può minacciare una procedura d’infrazione solo quando si tratta di deficit o conti pubblici e non invece quando sono in gioco i nostri valori fondamentali “.
Un ballottaggio tra lei e Marine Le Pen sarebbe quasi un referendum tra un sì e un no all’Europa. Nel 2005, quando si votò per la Costituzione europea si sa come risposero i francesi. Non corre un rischio enorme schierandosi in modo così netto?
“Chi è solo timidamente europeista ha già  perso. Amo furiosamente l’Europa ma ammetto che non funziona, che dobbiamo rifondarla. Franà§ois Mitterrand l’aveva detto a suo tempo: il nazionalismo è la guerra. La mia regione, ad Amiens, è disseminata di cimiteri militari. È quel che propone Marine Le Pen: ricreare la conflittualità  in Europa. Se davanti agli estremismi il partito della ragione si arrende e cede alla tirannia dell’impazienza, allora saremo tutti morti”.
La sfida è totale, la scommessa: tornare indietro o correre il rischio di andare avanti.
Tra noi e il salto nel passato è rimasto solo questo ragazzo che ha capito che il tempo è adesso anche se non porta l’orologio, ma ha due iPhone che non guarda mai per oltre un’ora, due fedi di oro bianco una all’anulare sinistro l’altra su quello destro, due penne, un pennarello e una stilografica, che sorride, risponde con calma, ascolta le domande e guarda l’interlocutore negli occhi.
Sembra sicuro e tranquillissimo, come lo slogan della grande pubblicità  di una serie tv che occupa tutta la stazione della metropolitana dall’altra parte della strada: “Dalla fiducia nasce la forza”. Lui sembra crederci fino in fondo. Un marziano.
Poi torni a guardargli le mani e ti accorgi che si mangia le unghie: è umano.

(da “La Repubblica”)

This entry was posted on venerdì, Marzo 24th, 2017 at 22:42 and is filed under elezioni. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« “ORGOGLIOSO DI RAPPRESENTARE IL PAESE CON LA PIU’ ALTA PERCENTUALE DI CITTADINI CON ASPIRAZIONI EUROPEISTE”
LA STORIA DEI 270.000 EURO AFFIDATI SENZA GARA DAI CINQUESTELLE NEL MUNICIPIO XI DI ROMA »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (33.982)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Agosto 2025 (609)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Agosto 2025
    L M M G V S D
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    25262728293031
    « Lug    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • DALLE BANCHE ALL’UCRAINA, LA MAGGIORANZA È DIVISA SU TUTTO: AL TERMINE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ANTONIO TAJANI VIENE SPEDITO DA SOLO DAVANTI AI GIORNALISTI (MENTRE MELONI SNOBBA DI NUOVO LA STAMPA)
    • ORO NERO, SORCI VERDI PER PUTIN, LA STRATEGIA DI ZELENSKY PER COSTRINGERE “MAD VLAD” A SEDERSI AL TAVOLO DEI NEGOZIATI: COLPIRE GLI IMPIANTI PETROLIFERI RUSSI E FAR IMPLODERE L’ECONOMIA DI MOSCA
    • UN “LEGHISTA” A MOSCA, SE NE SENTIVA LA MANCANZA: STEFANO BELTRAME SARÀ IL NUOVO AMBASCIATORE ITALIANO IN RUSSIA
    • IL SOGNO AMERICANO È DIVENTATO UN INCUBO, NUOVA STRETTA DI DONALD TRUMP CONTRO STUDENTI E GIORNALISTI STRANIERI: I VISTI PER MOTIVI DI STUDIO SARANNO RIDOTTI E NON POTRANNO AVERE UN’ESTENSIONE SUPERIORE AI QUATTRO ANNI
    • MARIO MONTI TIRA UNA FRECCIATONA A DRAGHI, CHE AL MEETING DI RIMINI HA DETTO CHE L’UE È CONDANNATA ALL’IRRILEVANZA: “AUSPICO CHE LE FIGURE PIÙ AUTOREVOLI NON SPARINO CONTRO L’EUROPA, COME SE PER ANNI VI FOSSERO PASSATE ATTRAVERSO SENZA ALCUNA RESPONSABILITÀ”
    • ELLY SCHLEIN ATTACCA: “A RIMINI MELONI SI AUTOCELEBRA MA DIMENTICA IL PAESE REALE”
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA