INTERVISTA AL DISSIDENTE PD CORSINI: “NON ACCETTIAMO IL MODELLO PUTIN-MEDVEDEV”
“NOI VOGLIAMO ABOLIRE L’IMMUNITA’, LORO ESTENDERLA AI SENATORI: I CONSERVATORI NON SIAMO NOI, SONO I RENZIANI”
«Non c’è nessuna cospirazione, è tutto alla luce del sole ma non arretriamo sul Senato elettivo. Queste riforme unite a una legge elettorale iper maggioritaria, si ispirano al modello Putin-Medvedev».
Paolo Corsini, senatore dem dissidente, ex sindaco di Brescia, storico, chiede più tempo per l’approdo in aula del Ddl Boschi e soprattutto cambiamenti radicali.
Corsini, vi mettete di traverso?
«Nessuna volontà di filibustering o boicottaggio. Ma ci dev’essere il tempo di vedere il testo conclusivo che esce dalla commissione Affari costituzionali. E l’elezione diretta del Senato è ben vista dalla maggioranza degli italiani come mostrano i sondaggi. Non costerebbe nulla scegliere questa soluzione: quando si votano i consiglieri regionali i cittadini elencano chi vogliono designare come senatori».
Voi dissidenti del Pd non arretrate?
«Assolutamente no. Non sarà sufficiente l’editto dell’Inquisitore Giorgio Tonini…».
Siete dei conservatori? È l’accusa che vi è stata mossa dal segretario-premier.
«Ma chi è davvero conservatore, chi vuole abolire l’immunità come noi o chi invece la vuole estendere anche ai nuovi senatori? Camera delle autonomie significa che il Senato si occupa di garanzie, di diritti civili: questo noi chiediamo. E chi è più conservatore di chi vuole conservare la pletora dei 630 deputati?».
Davvero lei pensa possa esserci una maggioranza anti Renzi e per il Senato elettivo?
«Non lo so, ma rivendico il diritto di ciascuno di esprimere la propria posizione in presenza di una legge costituzionale».
Alla fine lei voterebbe contro la riforma del Senato?
«Vediamo l’esito del dibattito in aula. Non si è mai visto in un paese liberal democratico un governo entrare così pesantemente nel merito di una legge costituzionale».
(da “La Repubblica“)
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