INVALIDI E COOPERATIVE: ECCO LA TASSA SUI POVERI
MEZZO MILIARDO DI EURO TRA AUMENTI DELL’IVA E RIDUZZIONE DEGLI ASSEGNI DI ACCOMPAGNAMENTO
“Ci sono alcune cose che personalmente non piacciono neanche a me, che richiedono correzioni, lo farò presente al presidente Monti e al ministro Grilli: credo che si possa correggere qualcosa, in particolare sulle questioni che riguardano le politiche sociali”. Ieri mattina s’è scoperto così che la legge di stabilità non piace proprio a nessuno, nemmeno al ministro del Lavoro Elsa Fornero.
La professoressa torinese si riferisce, “personalmente”, a quei provvedimenti che Susanna Camusso ha definito “di un cinismo insopportabile, riassunte nel modo seguente dal portavoce del Forum del Terzo Settore, Andrea Olivero (Acli): “Un ulteriore e insensato attacco con ricadute gravissime per la vita dei cittadini più deboli”.
La prova?
È in questo elenco, che si occupa anche di descrivere plasticamente come il governo dei tecnici si rapporti con la marginalità sociale, persino quando ad occuparsene è il benedetto privato.
INVALIDI E PENSIONATI DI GUERRA
Le loro pensioni, e per i primi anche l’assegno di accompagnamento, si sommeranno ad eventuali altri redditi e verranno tassate a partire dalla somma minima di 15 mila euro l’anno: non tutta la platea (oltre 4,7 milioni) sarà costretta a pagare, ma il governo ha calcolato di incassare comunque, a regime, 255 milioni l’anno.
ASSISTENZA/1
Quasi cinquanta milioni di euro: è quanto l’esecutivo conta di risparmiare tagliando i permessi lavorativi di chi deve assistere un parente disabile.
In sostanza — se l’assistito non è il lavoratore stesso, il coniuge o i suoi figli — la paga viene dimezzata: l’idea, spiega la relazione tecnica al ddl, è abbassare “la maggiore incidenza percentuale nella fruizione dei permessi nel settore pubblico e ricondurla a livelli fisiologici (quelli del privato, ndr)”.
ASSISTENZA/2 .
Aumenta dal 4 al 10% l’aliquota imposta alle cooperative sociali, una realtà che eroga servizi a oltre 5 milioni di cittadini e dà lavoro a più di 330mila persone nei settori dell’assistenza, della sanità , dell’educazione (si pensi agli asili nido).
Il governo pensa di spremere da questo settore 153 milioni l’anno: loro avvertono che il costo verrà scaricato all’ingrosso per il 70% sugli enti locali per cui effettuano servizi e per il restante 30% sulle famiglie.
SANITà€
I tagli orizzontali, mascherati da spending review , per il settore ammontano a 600 milioni nel 2013 e ad un miliardo ciascuno nei due anni successivi: vanno a sommarsi, peraltro, agli oltre venti miliardi di contrazione delle spese già previsti dalle manovre del 2010, 2011 e 2012.
ESODATI.
Viene istituito un fondo ad hoc. Buona notizia, si dirà : non tanto perchè dentro ci sono solo 100 milioni di euro e si rischia la creazione di un diritto valido solo finchè ci sono le risorse per garantirlo.
ONLUS/ 1.
L’effetto regressivo di un taglio generale delle detrazioni è abbastanza intuitivo, ma nel ddl del governo c’è un ulteriore effetto perverso: visto che la franchigia sale da 129 a 250 euro anche per le donazioni a favore di onlus e associazioni di volontariato — e che il contributo medio nel 2011 è stato di 210 euro — si può parlare di un vero e proprio disincentivo all’erogazione liberale che manderà in crisi specialmente le realtà più piccole. “Il colmo della vergogna — dice Antonio Borghesi, deputato Idv — è che secondo indiscrezioni non saranno invece toccate le donazioni a favore dei partiti politici”.
ONLUS/2.
Nonostante fosse un provvedimento atteso, nella legge di stabilità non c’è al momento la stabilizzazione del 5xmille e nemmeno la sua conferma per il 2013.
(da “Il Fatto Quotidiano“)
Leave a Reply