L’EX AGENTE DI NOEMI: “PER LAVORARE CON EMILIO FEDE DOVEVI STARCIâ€
L’EX BRACCIO DESTRO DI LELE MORA, SELEZIONATORE DI METEORINE E AGENTE ANCHE DI NOEMI, NON SI STUPISCE CHE FEDE SIA COINVOLTO NELL’INCHIESTA CON ACCUSE PESANTI…”NEL NOSTRO AMBIENTE SONO ANNI CHE GIRA LA VOCE DI FESTINI AD ARCORE E CHE SIA FEDE AD ACCOMPAGNARE LE RAGAZZE”…”LE RAGAZZE, SE VOLEVANO ANDARE IN ONDA, DOVEVANO FERMARSI A DORMIRE A CASA SUA”
“Sì, sono stato l’agente di Noemi Letizia”. A parlare è Francesco Chiesa Soprani, ex braccio destro di Lele Mora.
Quarantadue anni, ha selezionato le meteorine del Tg4 e nella sua scuderia, oltre alla papigirl di Casoria, sono passate Barbara Guerra, Marysthell Garcia Polanco e Nadia Macrì.
“A settembre nel 2009 ricevo un sms da Emilio Fede con il telefono di Noemi — racconta Chiesa Soprani — Penso che si tratti di un errore perchè con il direttore non avevo rapporti da un anno, comunque tramite un amico scopro che lei è in cerca di un agente e decido di farmi sotto”.
La telefonata va a buon fine e pochi giorni dopo a Milano si presenta Noemi in compagnia di Elio Letizia, suo padre.
“Non erano venuti per soldi, ma per ripulire l’immagine della figlia”, continua l’agente.
“Lo stesso Elio mi ha lasciato intendere che a occuparsi economicamente di loro fosse il premier”, dice il manager.
Fatto sta che lui è lì per avviare la carriera della ragazza nel mondo dello spettacolo.
“Era gentilissima, dolce e molto educata, ma aveva poco talento. Quando un quotidiano pubblica un articolo sui miei guai giudiziari il padre di Noemi mi chiama dicendomi che ‘dall’alto’ gli è arrivato l’ordine di prendere le distanze dalla mia agenzia”.
L’episodio è Vallettopoli, l’inchiesta che lo vede accusato (e poi assolto), assieme a Fabrizio Corona, di associazione per delinquere e induzione alla prostituzione.
È un fiume in piena Soprani, anche se assicura che le sue rivelazioni non sono una vendetta personale.
Dice di essere di estrema destra e votare Pdl, ma aggiunge che le ultime vicende giudiziarie lo hanno disgustato.
“È troppo anche per me”.
Ha lavorato anche per Emilio Fede.
“Il direttore l’ho frequentato per circa tre anni, gestivo il casting delle previsioni meteo del Tg4”.
Della colpevolezza di Fede, Soprani non ha dubbi.
Ha letto le carte dell’inchiesta e secondo lui sono tutte notizie che trovano riscontro nella sua esperienza diretta.
“Le ragazze che gli mandavo mi hanno confessato che subivano delle pressioni psicologiche dal direttore per avere dei rapporti , diciamo, più amichevoli. Se volevano andare in onda dovevano andare a cena con lui e, ad alcune di esse, chiedeva anche di fermarsi a dormire a casa sua”. Secondo Soprani, quando Fede scopriva che alcune di esse si erano fidanzate, le cacciava dal giornale in malo modo.
Secondo i magistrati milanesi, le ragazze reclutate per le feste bollenti nella residenza di Berlusconi passavano per le mani di Fede che si avvaleva della collaborazione di Lele Mora e Nicole Minetti.
Chiesa Soprani non ha dubbi: “Sono anni che nel nostro ambiente gira la voce dei festini nelle residenze del premier ed è sempre stato Fede a portargli le ragazze. Diciamo che conosce bene i suoi gusti in fatto di donne”.
A sostegno della sua tesi, il manager ricorda come una volta il direttore in una conversazione telefonica si lamentava di due gemelle che conducevano il meteo.
Per il direttore avevano il seno troppo procace.
Soprani racconta che al telefono Fede gli aveva detto che si doveva tenere “queste due zoccole perchè sono le preferite di Berlusconi”.
Il nome di Fede e quello di Berlusconi riemergono anche nel racconto del suo rapporto di lavoro con Nadia Macrì, la escort che ha dichiarato di avere avuto rapporti sessuali a pagamento con il premier e che ha aggiunto anche il particolare della droga ai festini.
“L’avevo conosciuta nel 2007 in una discoteca e dopo una breve esperienza a Uomini e donne l’ho mandata da Fede a fare un provino. Anche se gli era piaciuta, Nadia non è mai andata in onda. Lui comunque l’ha presentata al premier e poi sappiamo come è andata”.
Lorenzo Galeazzi e Davide Vecchi
( da “Il Fatto Quotidiano“)
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