LA BELLANOVA PROPONE DI REGOLARIZZARE GLI IMMIGRATI CHE LAVORANO NEI CAMPI, I SOVRANISTI SI INDIGNANO, PREFERISCONO CHE VENGANO SFRUTTATI
600.000 GLI IRREGOLARI STAGIONALI GESTITI DALLA CRIMINALITA’ MAFIOSA E DA IMPRENDITORI SENZA SCRUPOLI … DA CHE PARTE VOLETE CHE SI SCHIERINO I SOVRANISTI? DA QUELLA DELL’ILLEGALITA’
“Sono 600 mila, secondo le stime, gli irregolari stagionali nell’agricoltura che vengono spesso sfruttati e lavorano in Italia per quella criminalità che chiamiamo caporalato, che per me significa mafia. O è lo Stato a farsi carico della vita di queste persone o è la criminalità organizzata”.
Teresa Bellanova, la ministra dell’Agricoltura, renziana, nell’aula del Senato chiede la regolarizzazione dei braccianti clandestini. Lancia l’allarme sull’emergenza lavoro agricolo messo in ginocchio dal coronavirus, per cui mancano tra i 270-350 mila lavoratori.
La manodopera va trovata e al più presto, a meno che non si vogliano perdere i raccolti. Ma il lungo discorso su quella che Bellanova ribattezza “la filiera della vita” è subito bersagliato dalle critiche leghiste.
Matteo Salvini, il leader leghista, dà l’altolà e lo fa con un post su Facebook, mentre ascolta la ministra dai banchi di Palazzo Madama, mascherina e due scranni di distanza dall’altro leghista Roberto Calderoli: “Incredibile! Sono in Senato ad ascoltare la ministra Bellanova che ha chiesto la sanatoria di centinaia di migliaia di clandestini da fare lavorare nei campi. Ma non avrebbe più senso aiutare gli italiani che hanno perso il lavoro e lo perderanno, dando loro la precedenza e i contratti, invece di regolarizzare un esercito di clandestini?”.
Piccolo dettaglio che un fancazzista non può conoscere: gli italiani non vogliono andare a lavorare nei campi, altrimenti non ci sarebbe bisogno di rivolgersi agli immigrati.
Bellanova spiega punto per punto la situazione, comparto per comparto e cosa c’è da fare. Ringrazia chi non si è mai fermato: “Migliaia e migliaia di donne e uomini che spesso alle prese con mansioni umili che sta garantendo al paese un bene essenziale come il cibo dimostrando loro sì, un alto senso dello Stato”.
È anche con la Ue che la ministra batte un colpo: “Garantire la filiera alimentare deve essere una priorità europea”. Perchè – ha aggiunto – nessuno, nè un agricoltore, nè un allevatore o un pescatore devono smettere il proprio lavoro. Nessuno tra quanti operano nella filiera agroalimentare , nella ristorazione, nessun magazziniere trasportatore, banconista, commesso nessuno”.
E allora ci vogliono sostegni perchè l’emergenza sarà ancora lunga: prevede la ministra.
L’elenco dei problemi è lungo. Però anche quello delle misure, tenuto conto – spiega Bellanova – che “nel nostro settore agricolo trovano occupazione 346 mila lavoratrici e lavoratori di ben 155 paesi diversi, con 30 milioni di giornate lavorative rappresentante il 26,2% del totale del lavoro necessario nelle campagne italiane. La nostra agricoltura quindi è anche un grande laboratorio di integrazione”.
Indica anche la vergogna dei ghetti e delle baraccopoli degli stagionali: “Queste persone sono ancora più esposte al rischio sanitario e alla fame”. Le soluzioni quali sono? Ribadisce la ministra: “Agevolazioni dei rientri in Italia e proroghe dei permesi degli immigrati, lotta al caporalato anche mediante la regolarizzazione, facilitazione delle assunzioni dei lavoratori al momento inoccupati”.
Matteo Renzi, il leader di Italia Viva, contrattacca: “Bellanova si è spaccata la schiena da bracciante, vergogna a chi l’attacca”.
(da agenzie)
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