LA BUFALA DI TRAVAGLIO SUL COMPLOTTO DELLE OLIMPIADI CONTRO LA RAGGI
DA MANETTARO A SUPERGARANTISTA… QUALCUNO LO INFORMI CHE ROMA E’ IRREVOCABILMENTE CANCELLATA DALLE CANDIDATURE OLIMPICHE
Per quale motivo Virginia Raggi è indagata per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico?
I più ingenui potrebbero rispondervi che il procedimento d’indagine per il quale la sindaca di Roma ha ricevuto i giorni scorsi un avviso di garanzia è quello che fa riferimento alla nomina a capo dipartimento del Turismo di Renato Marra, fratello dell’ex capo del personale Raffaele.
Ma a quanto pare c’è un’altra versione dei fatti, ed è quella illustrata da Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano nel suo editoriale dal titolo Raggi lader: la sindaca è sotto attacco a causa del No alle Olimpiadi a Roma.
L’aver detto No alla candidatura della Capitale alle Olimpiadi del 2024 è il grande successo che la Raggi continua a sbandierare ovunque da quando è stata eletta.
Ma cosa c’entrano le Olimpiadi con le indagini a carico della Raggi?
Ce lo spiega l’avvocato d’ufficio della sindaca, che da manettaro convinto è diventato il più garantista tra tutti i giornalisti del Fatto Quotidiano:
in questa vicenda, garantismo e giustizialismo non c’entrano nulla. Le balle spaziali su riti immediati, autosospensioni e patteggiamenti preparano il terreno alla caduta della giunta che, se arrivasse entro il 1° marzo, consentirebbe ai nemici interni ed esterni della Raggi di riportare i romani al voto in giugno. Dopo, sarebbe tardi e Roma verrebbe ricommissariata per almeno un anno. Inutile dire che, via la Raggi, il commissario di governo annullerebbe subito il No alle Olimpiadi, restituendo i soliti noti alle solite greppie. Per chi non l’avesse capito: dimissioni fa rima con ladroni.
Che da qualche giorno Travaglio stia vivendo un profondo ed intimo dramma personale è cosa nota, che emersa in tutto il suo lancinante splendore durante la puntata di Otto e Mezzo del 24 gennaio.
Non riuscendo ad interpretare con il consueto piglio giustizialista la realtà dei fatti romani (oggi ad esempio scrive che ha chiesto le dimissioni della Muraro per “aver mentito al Fatto”, un nuovissimo reato del CPP), Travaglio si dà alle previsioni. Siamo di fronte all’ennesimo caso di giornalista onnisciente : è strano che uno così attento ai fatti e alla lettura delle carte come lo è senza dubbio Marco Travaglio ignori che per quanto Gianni Malagò (o chi per lui) sia dispiaciuto per non essere riuscito a far candidare la Città Eterna alle OIimpiadi del 2024 non sia in grado di mettere in atto un piano del genere.
Un piano che — sorpresa — si schianterebbe contro il processo di selezione delle città candidate.
Non serve vedere il futuro per scoprire che per le Olimpiadi del 2024 in lizza sono rimaste solo tre città : Los Angeles, Budapest e Parigi.
Basta andare sul sito dello CIO, il Comitato Olimpico Internazionale per “scoprire” i nomi delle città che hanno superato la Fase 2 della candidatura.
Roma ormai è ufficialmente, e irrimediabilmente, uscita dalla gara.
Il grande disegno identificato così chiaramente da Marco Travaglio inoltre non tiene conto di un altro fattore cruciale: il tempo.
A dicembre l’Executive Board del CIO ha confermato i nomi delle tre città che sono passati alla Fase 3 della selezione, a gennaio le tre città devono pagare il contributo da 150 mila dollari ed infine entro febbraio 2017 dovranno presentare la parte finale della documentazione di progetto per le Olimpiadi.
Anche ammesso che Malagò sia così potente da poter forzare le regole del CIO non ci sarebbero i tempi per far succedere quello che prevede il Mago Travaglio.
Anche perchè il processo di selezione si concluderà a giugno (l’elezione avverrà a settembre 2017), non abbastanza tardi per consentire l’elezione di un nuovo sindaco pro Olimpiadi che in ogni caso non potrebbe fare nulla per il semplice motivo che Roma è uscita dalla corsa per le Olimpiadi del 2024.
Nessun commissario di governo — per quanto non eletto dal popolo — quindi ha il potere annullare il No alle Olimpiadi come invece vuole far credere Travaglio ai suoi lettori.
Quindi, preso atto che in primo luogo l’uscita di Roma dalla corsa per l’assegnazione dei Giochi del 2024 è irrevocabile, perchè Travaglio scrive una cosa palesemente falsa, ovvero che qualcuno vuole far dimettere la Raggi per poter tornare a fare favori ai palazzinari delle Olimpiadi?
Lo fa per il motivo stesso che enuncia all’inizio del suo editoriale: “cari lettori, vi dobbiamo delle scuse. Siccome siamo “il giornale dei grillini” avremmo dovuto pubblicare gli scoop sensazionali che invece ci hanno soffiato i concorrenti“.
Ed infatti Marco Travaglio è in perfetta sintonia con il pensiero dellaggente che vede dietro l’avviso di garanzia nei confronti della Raggi la tremenda vendetta del CONI per essersi sentito dire di No.
Evidentemente prendersi la briga di andare a controllare che quei 35 giorni di tempo che rimangono riguardano solo le città (e soprattutto per quelle che entro gennaio ovvero entro tre giorni, pagano il Candidature Service Fee) che ancora sono in lizza per i Giochi era un lavoro troppo complicato.
(da “NextQuotidiano”)
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