LA FAMIGLIA DEL KILLER SPIAZZA I CONSERVATORI “A CASA SIAMO TUTTI MAGA”
“NEWSWEEK” LEGA L’ATTENTATORE AL SUPREMATISTA BIANCO NICK FUENTES, FEROCE CRITICO DI KIRK
L’unica certezza su Tyler Robinson, l’enigmatico killer dell’attivista di destra Charles Kirk, l’afferma il governatore dello Utah Spencer Cox, repubblicano moderato e fra i pochi sostenitori della depolarizzazione del Paese all’interno del suo
Partito: «Pregavo che l’assassino venisse da un altro stato, mi dicevo noi non siamo così. Invece è uno di noi».
Lo studente modello inizialmente indicato come esponente antifà per via delle frasi da lui scritte sui proiettili usati – tanto da spingere l’intera destra americana (e non solo) a stigmatizzare la «violenza della sinistra radicale» – in realtà è cresciuto in ambiente trumpiano.
Lo ha detto chiaro sua nonna Debbie in un’intervista al Daily Mail: «Mio figlio, suo padre, è repubblicano. In famiglia siamo tutti Maga. Non conosciamo democratici». Descrivendo poi il nipote come un «ragazzo tranquillo, disinteressato alla politica», ma che aveva ricevuto il suo primo fucile da bambino, dono di mamma e papà. Certo, un compagno di liceo ha detto al britannico Guardian di averlo sentito «criticare Trump». Ma ha poi ritirato la dichiarazione «riportata in maniera inaccurata» come scrive lo stesso quotidiano sul sito, precisando: «Non lo vedo da anni, non conosco il suo pensiero attuale».
Le indagini sono in corso e nelle prossime settimane capiremo di più. Ma intanto già si susseguono opposte e scivolose ipotesi sulle sue simpatie politiche.
Per il tabloid conservatore New York Post, Tyler era infatti l’ennesimo trans in crisi, «Viveva con una partner trans nel pieno della frase di transizione da uomo a donna» scrivono senza aggiungere altro.
Mentre Newsweek lo lega invece ai “Groyper” del suprematista bianco Nick Fuentes, leader di quella frangia alt right nativista, razzista e omofoba, in prima fila durante l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Fuentes è stato un feroce critico di Turning
Point Usa, l’organizzazione di Kirk: attaccata con atto azioni di disturbo durante i suoi eventi perché ritenuta troppo moderata.
Ad aprire a uno scenario politico diverso dai sospetti iniziali, sarebbero proprio le frasi scritte dal giovane sui proiettili che inizialmente lo avevano fatto passare per estremista di sinistra. Lo sostengono una serie di smanettoni parlandone alla rivista Wired Usa. Quelle frasi, spiegano, sono codici noti a chi passa le giornate online. La lingua di una subcultura fatta di meme volatili, cari a mondi così estremi da finire per sfiorarsi e confondersi.
E dove una cosa oggi ha un significato e domani diventa il suo contrario. Scopriamo così che la frase Hey Fascist! Catch!, “prenditi questo”, è un refrain di Helldivers 2, videogioco ambientato in un immaginario impero para fascista intergalattico.
Nel calderone della rete pure la per noi evocativa “Bella Ciao” ha perso ogni legame con resistenza e sinistra italiana: diventando generico brano di ribellione assurto a nuova fama grazie alla colonna sonora de La Casa di Carta (serie tv popolare in certi forum di destra). Cantata pure dalle forze ribelli di Far Cry 6 – altro gioco ambientato in una dittatura – e inserita pure nelle playlist online dei gruppi alt right.
Chiaro che in questa chiave pure l’altra frase, «Se leggi questo sei gay» diventa omofoba.
Insomma, l’identità di Robinson si sta complicando: al punto di spingere diversi esponenti della destra americana a moderare repentinamente i termini. Basti pensare al pentimento della deputa della Carolina del Sud Nancy Mace: dopo aver chiesto
«la pena di morte» per Robinson ora dice che «Kirk avrebbe pregato per quell’individuo diabolico e perduto. Facciamolo anche noi».
(da agenzie)
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