LA REPLICA DI MEDITERRANEA A PIANTEDOSI: “NON PRENDIAMO LEZIONI SUL SOCCORSO IN MARE, SULLA LEGALITA’ E SULLA LOTTA AI TRAFFICANTI DA CHI HA LIBERATO IL CRIMINALE LIBICO ALMASRI”
“SONO GLI UOMINI DI ALMASRI E TREBELSI A GESTIRE IL TRAFFICO DI MIGRANTI SULLA ROTTA DI SABRATHA. PIANTEDOSI PARLI CON LORO QUANDO LI INCONTRA E CIO’ ACCADE SPESSO”
Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans, ha replicato così a Piantedosi: “Non prendiamo lezioni sul soccorso in mare, la legalità e la lotta ai trafficanti di esseri umani da Piantedosi e da chiunque abbia liberato un criminale contro l’umanità come Almasri o sostenga la cosiddetta guardia costiera libica che spara contro le navi umanitarie”. “Innanzitutto perché è il ministro che ha sempre rifiutato la cooperazione e il coordinamento in mare per le operazioni di soccorso: sorvegliare e punire chi salva vite umane non significa coordinare”
“Secondo – prosegue Marmorale -: Piantedosi dovrebbe riconoscere il valore del soccorso civile in mare e smetterla con sanzioni e assegnazioni di pos punitivi. Terzo: la rotta di Sabratha di cui parla è certamente una delle più pericolose, ma sono gli uomini di Almasri e Trebelsi a gestirla. Il ministro parli con loro quando li incontra, e ciò accade spesso.”
“Noi chiediamo la verità, anche giudiziaria, sulle ‘collaborazioni’ di questi anni. Aver ‘acquistato’ i servizi dei trafficanti e avergli consegnato la Libia, questo è il problema, non le ong o i migranti, vittime innocenti di politiche disumane”.
(da Fanpage)
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