LA SAPIENZA, BOMBE CARTA AL CONVEGNO SULLA GREEN ECONOMY: MINISTRI BLOCCATI IN AULA MAGNA
SACCOMANNI, LORENZIN E ORLANDO FERMI PER MOTIVI DI SICUREZZA… PROTESTA DI 300 STUDENTI: CARICHE E SUE FERMATI
Fumogeni, bombe carta, cariche della polizia e due fermati: clima di assedio all’Università La Sapienza di Roma.
Un gruppo di circa 300 studenti di tutte le facoltà ha manifestato davanti al Rettorato con lancio di uova e fumogeni.
Ma la protesta è entrata anche dentro il Palazzo dove si sta svolgendo la Conferenza nazionale sulla biodiversità con numerosi esponenti del governo e delle istituzioni.
Un gruppo di studenti ha superato le transenne e ha lanciato petardi e bombe carta davanti all’ingresso del Rettorato provocando un denso fumo: sono scattate immediatamente le misure di sicurezza.
Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, quello dell’Ambiente , Andrea Orlando, e quella della Salute, Beatrice Lorenzin, sono rimasti bloccati in Aula Magna.
L’IRONIA DEL RETTORE
Il rettore della Sapienza , Lugi Frati infatti, ha chiesto ai ministri e alle altre personalità presenti – tra gli altri, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, Guglielmo Epifani e un commissario europeo per l’Ambiente – di rimanere all’interno dell’Aula Magna per ragioni di sicurezza. Frati, però, ha sdrammatizzato: «Qualche botto di saluto siamo vicini a Capodanno. Ma la situazione è sotto controllo».
Poco dopo, scortato, il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni è uscito dall’università . Il convegno, comunque, si sta svolgendo in maniera tranquilla.
ORLANDO: «NO ALLA VIOLENZA»
Unico fuori programma, l’intervento di una studentessa, leader dei manifestanti: «Ho sentito bellissime parole, ma c’è una grandissima frattura con quel che accade fuori e le vostre parole non troveranno applicazione -ha detto – Parlate di green economy , ma poi il Governo parla di Tav, di Muos, di Grandi navi».
«Io sono per il dialogo ma non credo che il dialogo si sviluppi con le bombe carta» ha replicato il ministro Orlando.
TENUTA ANTISOMMOSSA
Dopo il lancio delle bombe carte, il portone del Rettorato è stato chiuso e i manifestanti, molti dei quali indossano maschere di Anonymous, hanno cominciato a colpirlo nel tentativo di forzare il blocco.
Gli agenti in tenuta antisommossa – presenti massicciamente sia all’interno che all’esterno dell’Aula Magna- hanno respinto i manifestanti con cariche di alleggerimento, mentre volavano petardi e fumogeni.
Sarebbe stato il rettore Frati, secondo alcune agenzie di stampa, ad autorizzare la Digos a entrare nell’Università per respingere un gruppo di studenti che aveva saltato le transenne e creato momenti di tensione con lancio di fumogeni e petardi.
CALMA
Ora la situazione sembra tornata alla calma. Gli studenti sono stati spinti verso l’area sud della città universitaria. Le forze dell’ordine presidiano gli ingressi.
«È stata una carica brutale delle forze dell’ordine, i reparti celere che hanno risposto così a chi chiede diritti per lo studio. Ci sono due fermati e teste spaccate» grida una studentessa al megafono. Sono in corso, secondo quanto si apprende, gli accertamenti per chiarire le responsabilità dei fermati.
I MINISTRI
La conferenza «La natura dell’Italia» è stata aperta da un messaggio del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Avrebbe dovuto partecipare anche il premier Enrico Letta. I manifestanti hanno esposto uno striscione con su scritto: «Letta e Napolitano non siete i benvenuti alla Sapienza». Nè il presidente della Repubblica nè il premier però sono presenti all’incontro.
(da “il Corriere della Sera”)
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