LA SFIDA DI CRIMI A GRILLO: VOTO SU SKYVOTE E NON SU ROUSSEAU
VOLANO GLI STRACCI NEL M5S… CON CONTE 4O SENATORI E 50 DEPUTATI, CON GRILLO 25 SENATORI E 60 DEPUTATI
Volano ancora stracci nel M5S. Crimi ha disatteso le richieste di Beppe Grillo che in una risposta durissima aveva praticamente intimato di indire il voto per il comitato direttivo su Rousseau. L’attuale del capo politico del Movimento ha deciso che la votazione ci sarà. Ma su SkyVote. E ora?
Il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi ha, attraverso una mail, comunicato al garante Beppe Grillo di aver avviato ieri mattina tutti gli adempimenti prodromici allo svolgimento delle votazioni per il comitato direttivo, individuando modalità e tempistiche per la presentazione delle candidature, per le verifiche dei requisiti e per lo svolgimento della votazione, ribadendo che si procederà al voto utilizzando lo strumento di voto messo a disposizione da SkyVote.
La notizia trapelata da fonti 5 Stelle è stata commentata anche dall’avvocato Lorenzo Borrè che più volte ha difeso gli espulsi dal Movimento 5 Stelle.
Per il legale si tratta di una decisione sbagliata: “Di errore in errore. Mi sembra evidente che Crimi e il Comitato di Garanzia del M5S non abbiano il potere di stabilire di far svolgere le consultazioni per la nomina del Comitato direttivo su una piattaforma diversa da Rousseau, considerato altresì che il potere di indirle spetta a Grillo, quale Garante. Così facendo si espongono ad una gragnuola di ricorsi. L’esperienza non insegna nulla, evidentemente”.
Cosa succederà lo sapremo tra almeno due settimane, il tempo che ci vorrà per organizzarlo. Quello che invece sembra chiaro è che Beppe Grillo non l’ha presa bene. Come scrive il Messaggero:
Il fondatore è nero: «Conte – ha spiegato ai suoi – ha lanciato un’Opa sul Movimento, non posso permetterlo». È a dir poco furente con gli ha voltato le spalle. Raccontano che nel suo mirino ci siano big del calibro di Lombardi e Cancelleri e chi, soprattutto al Senato, ha intenzione di schierarsi al fianco di Conte. Nel frattempo l’ex premier sta chiamando i dirigenti pentastellati uno a uno: dovete schierarvi con me, occorre preservare la democrazia, con Grillo M5S non ha futuro, il suo ragionamento
Opa vuol dire scissione? Sembra proprio di sì, come spiega anche Annalisa Cuzzocrea su Repubblica che ha iniziato a fare la conta: chi sta con Grillo e chi invece va con Conte? Con il garante del moribondo Movimento si schierano circa 60 deputati, tra i quali ci sarebbe anche il capogruppo Davide Crippa e 25 senatori guidati da Toninelli. L’ex presidente del Consiglio invece ha dalla sua una cinquantina di parlamentari alla Camera mentre al Senato il gruppo è praticamente in mano sua: 40 senatori.
(da NextQuotidiano)
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