LA STORIA DEI MOLTO SEDICENTI NEOFASCISTI TORINESI CHE PRODUCEVANO ARMI CHIMICHE IN CASA
OBIETTIVO ATTACCO AL SISTEMA? NO, SPEDIZIONE PUNITIVA CONTRO UN ALTRO MILITANTE DI CASAPOUND COLPEVOLE DI ESSERSI FIDANZATO CON L’EX FIDANZATA DI UNO DI LORO… URGE RICOVERO A PSICHIATRIA
Quattro ragazzi tra i 19 e i 24 anni risultano indagati dalla Procura di Torino dopo che durante una perquisizione è stato scoperto che si erano prodigati a produrre artigianalmente una potente tossina.
La vicenda, racconta il Corriere, parte da lontano.
Aprile 2018, durante una manifestazione di Casa Pound davanti alle palazzine ex MOI un militante tira un pugno a Matteo Rossino, leader torinese di CP. La Digos nel fare alcuni accertamenti ha incidentalmente scoperto che i quattro avevano messo in piedi un’operazione per la produzione di ricina, una potente tossina che si estrae dai semi del Ricino.
Si tratta di una sostanza molto popolare nella cultura di massa visto che compare in numerosi telefilm (tra cui Breaking Bad) e che già ha ispirato piani criminali negli USA.
Il tutto finalizzato ad un blitz punitivo nei confronti di un militante di CasaPound “colpevole” di essersi fidanzato con l’ex fidanzata di uno dei quattro.
E così poco prima di Natale gli investigatori dell’antiterrorismo hanno arrestato — con l’accusa di detenzione di armi chimiche — il “chimico” del gruppo ritrovando, durante la perquisizione, un barattolo di ricina conservato in frigorifero.
Assieme agli altri tre è indagato anche per tentata fabbricazione di pistola clandestina. I quattro sono stati allontanati da CasaPound e non fanno più parte del Blocco Studentesco ma non avrebbero detto addio ai propositi di vendetta.
Tra manuali trovati su Internet per la sintesi della ricina e tentativi di acquisto — tramite Dark Web — di una Colt 1911 calibro .45 (la storica pistola in dotazione dell’esercito USA) i quattro hanno coltivato i loro propositi di vendetta.
Piani saltati propri grazie all’intervento delle forze dell’ordine che arrestando il “chimico” e indagando i tre neonazisti hanno molto probabilmente salvato la vita ai camerati ignari.
(da “NextQuotidiano”)
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