LEGGE ELETTORALE: BERLUSCONI VA DA RENZI CON VERDINI AL SEGUITO
SI E’ PARLATO DI MODIFICHE ALL’ITALICUM SU SOGLIE, PREFERENZE E PREMIO DI MAGGIORANZA
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi è giunto a Palazzo Chigi, accompagnato da Gianni Letta, per incontrare il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
A Palazzo Chigi è presente anche Denis Verdini.
“Si può fare di meglio” dell’ultima versione della riforma elettorale: su questo si sta muovendo il capo del governo.
Già in mattinata aveva incontrato i vertici del Pd. Con il leader di Forza Italia il segretario del Pd prova a rimodulare l’Italicum.
E da Berlusconi si aspetta risposte certe, in modo da sbloccare la riforma già oggi in prima commissione al Senato.
I punti aperti sono sempre quelli: soglie, premio, rappresentatività (cioè, scelta dei candidati).
L’intenzione è quella di alzare il premio al 40%, in questo caso chi vince arriverebbe al 55%.
Il nodo più complicato da sciogliere è come assegnare questo premio, alla lista (come preferisce Renzi) o alla coalizione.
A seconda del modello le soglie si assesterebbero, rispettivamente, al 5% o al 4 e 8% a seconda se si è o meno coalizzati.
Altro punto da chiarire, l’elezione dei candidati: capilista bloccati e preferenze è l’idea messa in campo ma, però, non ancora l’unica.
Uno dei punti emersi nella riunione tra Renzi e i vertici Pd è far approvare la riforma della legge elettorale entro dicembre in commissione Affari Costituzionali al Senato.
Poprio il patto del Nazareno è nel mirino sia della minoranza del Pd che da Sel e Cinque Stelle. –
Renzi ieri ha confermato che a suo avviso è “giusto fare le riforme con Berlusconi, non posso fare da solo. Io rispetto lui, Verdini e Letta, il fatto che Berlusconi sia stato condannato e Verdini rinviato a giudizio attiene alla loro vicenda personale”.
A Palazzo Chigi, dove intorno alle 15.30 è arrivato anche il ministro dell’Economica Pier Carlo Padoan, si è tentato dunque chiudere la partita, mentre l’ex Cavaliere sembra più cauto che in passato e secondo voci insistenti è intenzionato a legare l’appoggio all’Italicum ad una precisa contropartita.
Vale a dire modifiche alla legge Severino che gli permettano di ricandidarsi.
Di certo c’è che lunedì prossimo ci sarà un vertice di maggioranza sulle riforme. La richiesta, a quanto si apprende da fonti parlamentari, sarebbe arrivata dal leader Ncd Angelino Alfano e ha registrato l’ok del premier Matteo Renzi.
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