L’UE SI FA IL SUO “SCUDO SPAZIALE” : “L’OCCHIO DI ODINO” È IL PIANO DELL’UNIONE EUROPEA PER PROTEGGERE I CIELI DALLA MINACCIA RUSSA DI MISSILI E DRONI
IL PROGRAMMA, CHE COSTA CIRCA 100 MILIONI DI EURO SOLTANTO PER LA PROGETTAZIONE, È UN SISTEMA SATELLITARE CHE DOVRÀ DARE L’ALLERTA PRECOCE DALLO SPAZIO QUALORA OGGETTI VOLANTI STIANO PER VARCARE I CONFINI DELLA UE
Dalla minaccia russa di droni e missili, ci salverà l’Occhio di Odino. Nel senso letterale del termine. La Commissione europea nel 2022 ha infatti approvato e finanziato un programma futuristico che dovrà dare l’allerta precoce dallo spazio qualora oggetti volanti stiano per varcare i confini della Ue (e quindi dei Paesi della Nato). Il programma costa circa 100 milioni di euro soltanto per la progettazione ed è a guida tedesca, ma con la
compartecipazione di quasi tutti i Ventisette. Per l’Italia, vi partecipa la società Leonardo.
Ebbene, con il sistema satellitare Occhio di Odino, il cui costo finale sarà proibitivo, gli europei vogliono conoscere che cosa li aspetta in caso di conflitto con la Russia.
C’è un documento ufficiale dell’Ue che descrive così il progetto: «Un sistema basato nello spazio contro la minaccia di missili balistici, ipersonici e armamenti anti-satellite». Il sistema satellitare, secondo i piani, dovrebbe migliorare le capacità dei paesi europei nei settori dell’allerta tempestiva, dell’intelligence tecnologica e della difesa missilistica.
Per una volta – vista la dimensione della minaccia e le necessità finanziarie per farvi fronte – sembra che le gelosie nazionali siano state messe da parte.
Al consorzio Occhio di Odino partecipano infatti i colossi europei del settore aerospaziale tra cui Airbus, il gruppo Ariane, l’italiana Leonardo e Thales. Secondo la capofila Ohb, l’Occhio di Odino sarà il pilastro del progetto europeo Twister guidato dalla Francia, che unirà «una combinazione di capacità avanzate di allerta precoce spaziale e intercettori endoatmosferici».
A questo proposito è nato un consorzio tra quattro nazioni europee per arrivare al missile intercettore anti-ipersonici. Lo guida la società italo-franco-tedesca Mbda (la stessa che produce le batterie anti-aeree Samp/t) che ha firmato lettere di intenti con Francia, Germania, Italia e Paesi Bassi per lanciare un Hypersonic Defense Interceptor Study.
(da agenzie)
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