MEDIASET SPINGE OCCHIUTO, LUI ORA PUNTA I CAPIGRUPPO
AMPI SERVIZI SULLE RETI MEDIASET ALL’EVENTO DEL LANCIO DI OCCHIUTO
Due minuti di servizio al Tg5 delle 20. Altrettanti del Tg 4 delle 19. Uno e 40 di Tg
Com 24. La prima spinta al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto arriva Mediaset della famiglia Berlusconi.
Mercoledì sera, poche ore dopo l’esordio di “In Libertà”, i telegiornali del Biscione hanno fatto ampi servizi dedicati all’evento per lanciare la corrente del vicesegretario di Forza Italia. Con parole al miele per Occhiuto e la sua “rivoluzione liberale”.
Non è un caso. L’appoggio della famiglia Berlusconi – o, meglio, il sostegno silenzioso – è ormai chiaro. E il governatore ne avrebbe parlato anche tra mercoledì e ieri con i Berlusconi che si sarebbero complimentati con lui per l’iniziativa.
L’obiettivo adesso è farne un’altra a febbraio, ma stavolta a Milano, e l’idea sarebbe proprio quello di coinvolgere uno tra Pier Silvio e Marina Berlusconi. La loro presenza, a quel punto, significherebbe un endorsement esplicito per la sua candidatura al congresso dell’autunno 2026 contro il segretario Antonio Tajani.
Che proprio poche settimane fa, a fine ottobre, ha fatto approvare una modifica allo statuto dei congressi con cui si è blindato: possono candidarsi coordinatori regionali solo coloro che, in ogni provincia, hanno il 15% di iscritti al partito tra i propri sostenitori.
Inoltre per i congressi non può correre chi non ha la tessera da almeno due anni. Dunque se Occhiuto vuole provare a scalare il partito e correre per il congresso nel 2026 dovrà partire dal cambiamento delle regole dello statuto che favoriscono tutti i fedelissimi di Tajani sul territorio. Anche perché ci sarà da fare le liste in vista delle politiche.
Il primo obiettivo di Occhiuto, comunque, saranno i capigruppo. Paolo Barelli e Maurizio Gasparri tra Camera e Senato sono nel mirino della famiglia Berlusconi che hanno chiesto “facce nuove” e per questo il primo passo politico del governatore potrebbe essere proprio quello di forzare su un cambio di ruoli.
Alla Camera i nomi sono quelli di Giorgio Mulè (preferito da Occhiuto) ma anche della vicesegretaria Deborah Bergamini (vicina alla famiglia Berlusconi) e Cristina Rossello (storica avvocata dei Berlusconi).
Resta la reazione dura di Tajani e dei suoi fedelissimi. Raccontano che mercoledì, in Transatlantico, facessero la lista dei 22 parlamentari presenti da Occhiuto minacciando di metterli in una blacklist e di non ricandidarli alle prossime elezioni.
(da Il Fatto Quotidiano)
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