MIGRANTI IN ALBANIA, IL GOVERNO SPOSTA LE CONVALIDE IN CORTE D’APPELLO MA CI TROVERA’ LE STESSE “TOGHE ROSSE” CHE VOLEVA ESAUTORARE
L’EMENDAMENTO MUSK AL DECRETO FLUSSI VOLEVA LIBERARSI DELLE TOGHE SPECIALIZZATE IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE, MA IL PIANO E’ GIA’ FALLITO
Messi alla porta con la soppressione delle sezioni speciali dell’immigrazione, rientrano dalla finestra… Sono i magistrati del tribunale di Roma che non avevano confermato il trattenimento di sei migranti nei centri del governo in Albania. Il governo aveva soppresso le sezioni speciali dell’immigrazione con una norma che le opposizioni hanno definito “emendamento Musk” (il patron di X aveva sottolineato in un tweet la mossa politica delle toghe) ma ora quegli stessi giudici ora sono tornati.
Lo scrive Repubblica che riporta come il presidente della Corte di appello di Roma, Giuseppe Meliadò, il 18 dicembre ha deciso di avvalersi di quattro magistrati di quelle sezioni soppresse. E, neanche a dirlo, torneranno a occuparsi di migranti…
La motivazione addotta da Meliadà è la mancanza di personale per trattare le convalide dei provvedimenti di trattenimento relativi al protocollo Italia-Albania, che sono in capo alla Corte di appello di Roma. La quale “è impossibilitata a far fronte con i suoi attuali organici a queste nuove competenze che determinano una vera e propria situazione di emergenza per l’ufficio” e così via all’inserimento di nuovi magistrati. All’interpello hanno risposto in nove, per sei posti, e le domande di Antonella Marrone, Maria Rosaria Ciuffi, Cecilia Cavaceppi e Giuseppe Molfese – i quattro della sezione protezione internazionale – sono state accolte “perché hanno una specifica competenza”.
(da agenzie)
Leave a Reply