Destra di Popolo.net

MUTUI E TITOLI: CHE SUCCEDE SE SI LASCIA L’EURO

LA SVALUTAZIONE DELLA MONETA NAZIONALE E L’AUMENTO DEI TASSI DI INTERESSE

La finanza fatta con i «se» è inattendibile. Quasi come la fantascienza.
Eppure le ipotesi, a volte, sono l’unica chiave a disposizione per cercare di capire meglio la realta.
Che cosa succederebbe ai cittadini, greci ed europei, se davvero Atene decidesse di abbandonare l’euro? La verità  è che nessuno lo sa.
Perchè l’Unione monetaria ha solo porte per entrare e nessuna finestra giuridica per uscire. E quindi la crisi aperta da un singolo abbandono non trova paragoni storici a cui fare riferimento.
Alcuni meccanismi che potrebbero mettersi in moto – la svalutazione, la sorte dei tassi di interesse e dei titoli di Stato – sono però assimilabili ad altre situazioni di grande tensione che i mercati, in maniera molto meno interconnessa, hanno vissuto anche in passato.
IL RICORDO
Per gli italiani, per esempio, l’idea della svalutazione (a cui la dracma andrebbe incontro immediatamente dopo il divorzio) chiama subito il ricordo del 1992, quando il nostro Paese venne costretto ad abbandonare lo Sme, il sistema monetario europeo, dopo un furioso attacco speculativo.
Il dopo è storia, non finanza fatta con i «se». Tra maggio e ottobre la lira perse il 25% rispetto al marco tedesco.
Nel periodo successivo i Bot andarono al 17%, l’inflazione schizzò e i titolari di un mutuo in Ecu – il paniere che rappresentava le divise europee – o in altre monete straniere maledissero la scelta extra valutaria. Perchè la lira perse terreno rispetto a tutte le monete forti.
Più o meno quello che potrebbe succedere ai greci. I meccanismi sono gli stessi, ma il contesto è davvero molto diverso.
Lo Sme era solo un sistema di cambi, i destini dell’Unione monetaria non erano ancora legati come lo sono ora.
Che cosa succederebbe? Nella speranza che il «se» rimanga tale e che non si debba passare all’indicativo, qui abbiamo cercato di spiegare solo i primi passi di un’eventuale crisi da distacco dal punto di vista di un piccolo risparmiatore.
IL CAMBIO
Addio conversione fissa a quota 340,75 Dracma in caduta libera fino al 70%
La dracma ha cessato di esistere per gli scambi finanziari il primo gennaio 2001, quando titoli e depositi di Atene vennero convertiti in euro al cambio fisso di 340,75. La moneta greca, che ha un bel nome antico, eredità  dei fasti ellenistici delle città -stato, ha continuato però a rimanere fisicamente nelle tasche dei cittadini, tra spiccioli e banconote, fino ai primi mesi del 2002.
Esattamente come è accaduto a lira, marco, franco francese, peso spagnolo e a tutte le valute degli undici Stati che già  utilizzavano la moneta unica per il calcolo del valore delle attività  finanziarie dal primo gennaio 1999.
Che cosa succederebbe oggi se Atene decidesse unilateralmente di resuscitarla?
L’idea più accreditata è che si riparta da quella parità  calcolata nel 2001: 340,75 dracme per un euro. Un valore che, all’apertura dei mercati, resisterebbe forse per qualche centesimo di secondo.
La svalutazione sarebbe immediata e violenta.
Tra gli analisti c’è chi dice che la dracma potrebbe perdere tra il 40 e il 50%, qualcuno si spinge fino a dire il 70%.
In pratica per comprare un euro ci vorrebbero 5-600 dracme, non ne basterebbero più 340,75, come nella «fotografia» all’ingresso dell’Unione.
Una dracma debole sarebbe un vantaggio per chi esporta, ma la Grecia non è un grande produttore industriale.
In questo momento le dimensioni delle sue importazioni sono il doppio dell’export. La moneta debole sarà  invece un grosso svantaggio per l’acquisto di petrolio e altre materie prime. Un handicap per le aziende e per i singoli che vedranno schizzare alle stelle la benzina, il gas e il costo della vita.
I MUTUI
Per un prestito da 100 mila euro la rata vola a mezzo stipendio medio.
E ai mutui che cosa succederebbe?
A meno che il contratto non preveda clausole di salvaguardia valutaria (ed è un caso quasi impossibile nella realtà ) avere acceso un prestito ad Atene non sarà  una passeggiata, a partire dalla prima rata dopo l’addio alla moneta unica.
Ipotizziamo che un debitore greco abbia un mutuo residuo per 100 mila euro.
Che cosa potrebbe succedere in caso di svalutazione della dracma del 25% rispetto a quel 340,75 con cui Atene entrò nell’euro?
Ipotizziamo che il mutuo sia di 20 anni, che paghi un tasso del 5% e che il debitore oggi abbia uno stipendio di 2000 euro.
Oggi la rata sarebbe di 660 euro al mese, pari a circa un terzo dello stipendio.
Domani con il ritorno della vecchia valuta greca, lo stipendio del nostro debitore diventerebbe di 681.500 dracme (applicando la parità  del 2001) indipendentemente da quello che succede sul mercato finanziario.
Il mutuo però, rata per rata, verrebbe ricalcolato sul tasso di cambio del momento e si «mangerebbe» fino al 41% dello stipendio, anche se il prestito fosse a tasso fisso.
E se la svalutazione fosse più alta?
Se hanno ragione gli analisti che vedono la dracma in caduta libera del 50% e più, la stessa rata potrebbe arrivare a coprire anche la metà  dello stipendio, cioè mille euro al mese.
Con l’altra metà  il debitore dovrebbe comprarsi il necessario per vivere, che presumibilmente, costerà  molto di più. In questo scenario è abbastanza facile immaginare che il numero dei debitori che riescono a far fronte ai loro impegni scenda ogni giorno di più.
GLI OBBLIGAZIONISTI
Cosa spetterà  ai creditori esteri? I loro bond perderanno valore.
I titoli di Stato della Grecia, convertiti in euro per Capodanno del 2001, dopo l’adesione formale di Atene al trattato, si troverebbero di nuovo tramutati in dracme. Fanno eccezione (e quindi rimarrebbero in euro) solo i bond emessi sotto altre legislazioni, per esempio in Lussemburgo.
Che cosa succederà  allora a chi possiede quei titoli? Il ritorno alla dracma non è forse il principale problema.
Nei mesi passati, la rinegoziazione del debito greco è stata una lunga e dolorosa trattativa, conclusa con un accordo complesso, dove, in estrema sintesi, i creditori hanno accettato un hair cut, un «taglio di capelli» come si dice tecnicamente e metaforicamente sui mercati, superiore al 70%.
I maggiori debitori della Grecia sono istituzioni finanziarie europee e non, cui fanno capo circa 245 miliardi.
Ma le obbligazioni greche sono anche in qualche portafoglio privato, visto che nel processo di rinegoziazione sono stati coinvolti anche molti piccoli risparmiatori. In caso di addio, dunque, potrebbe aprirsi la strada di una ulteriore trattativa, che interromperebbe le attese di rimborso nel tempo di quel 25-30% di valore rimasto in mano ai creditori esteri.
Oltre agli effetti collaterali sul sistema bancario, che si troverebbe a fare i conti con nuove possibili minusvalenze da conteggiare, per gli investitori privati grandi e piccoli si riproporrebbe uno scenario simile a quello seguito al default dell’Argentina.
Una lunga trattativa con il governo, difficile da portare avanti e con pochissime certezze sul risultato finale.
I TASSI
Si stampa moneta per finanziarsi L’inflazione finisce fuori controllo.
I tassi di interesse della Grecia senza l’euro potrebbero essere diversi da quelli già  elevatissimi che il mercato fa pagare ad Atene da quando è cominciata la crisi.
Nei momenti peggiori il rendimento dei decennali è arrivato al 31%, oggi viaggia intorno al 29%.
E lo spread, la differenza tra il Bund tedesco e il titolo di Atene, è pari all’astronomica grandezza di 2.600 punti.
Una distanza pari a sei volte quella che in questi giorni separa il Btp italiano dal titolo decennale di Francoforte (440).
I titoli brevissimi– quelli a tre e sei mesi–oggi pagano «solo» il 4,7%, ma questa grandezza non potrebbe certo essere rappresentativa del costo del denaro greco dopo un eventuale abbandono della moneta unica.
Dove potrebbero arrivare i tassi? È facile immaginare un’inflazione e un costo del denaro a due cifre (15-20%), dicono molti economisti.
Una situazione che renderebbe molto difficile la vita di tutti gli indebitati, sia sul fronte delle aziende pubbliche che su quello dei privati cittadini.
«Per il governo diventerebbe molto difficile finanziarsi emettendo altri titoli che nessuno sul mercato sarebbe disponibile a comprare–spiega Gregorio De Felice, capo economista di Intesa Sanpaolo –. Resterebbe la via impervia delle tasse e quella, più facile, del battere moneta».
L’addio della Grecia avrebbe poi ripercussioni sui rendimenti degli altri Paesi dell’euro.
Il Bund potrebbe retrocedere ancora, mentre il resto d’Europa pagherebbe dazio con spread più elevati. A seconda delle fragilità .

Giuditta Marvelli e Gino Pagliuca
(da “Il Corriere della Sera”)

This entry was posted on mercoledì, Maggio 16th, 2012 at 23:13 and is filed under economia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« I PIRATI TEDESCHI: “SIAMO UN VERO MOVIMENTO POPOLARE”
FALSI INVALIDI, AFFARI DI CAMORRA: NUOVA ONDATA DI ARRESTI A NAPOLI »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.750)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (48)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Luglio 2025
    L M M G V S D
     123456
    78910111213
    14151617181920
    21222324252627
    28293031  
    « Giu    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • “VANNACCI DERIDE GLI OMOSESSUALI COME ME, LA SMETTA. CI HA FRACASSATO GLI ZEBEDEI”; ANCHE NELLA LEGA SI SONO ROTTI LE SCATOLE DELLE SPARATE DELL’EURODEPUTATO ELETTO NEL CARROCCIO CONTRO I GAY (“CI ARMIAMO E POI CHI MANDIAMO IN GUERRA? QUELLI DEL GAY PRIDE?”)
    • GLI INDUSTRIALI AVVERTONO GIORGIA, I DAZI DELL’“AMICO” TRUMP SONO INDIGERIBILI: IL NUMERO UNO DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, È CHIARISSIMO NEL BOCCIARE IL COMPROMESSO SULLE TARIFFE COMMERCIALI AL 10% CON GLI USA, DEFINITA DA MELONI “NON PARTICOLARMENTE IMPATTANTE”
    • SE LO STATO DI UNA DEMOCRAZIA SI GIUDICA DALLE SUE CARCERI, L’ITALIA È TERZO MONDO
    • PREZZI BOLLENTI
    • GIORGIA MELONI A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L’ALBERO UN’ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA’ ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU’ INCROLLABILE CONSENSO PUO’ SGRETOLARSI
    • LE TEMPERATURE ALTE GIOCANO BRUTTI SCHERZI: BOCCHINO VUOLE CANDIDARE MELONI AL NOBEL PER L’ECONOMIA
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA