NASCE “CIRCUITO ITALIA”, PER LA RICOSTRUZIONE DI UNA DESTRA NON CONFORME: LA PAROLA ALLA BASE
C’E’ CHI VORREBBE RIFARE UNA DESTRA PARTENDO DAL TETTO E CHIAMANDO COME CAPOMASTRI CHI L’HA AFFOSSATA, “CIRCUITO ITALIA” VUOLE COLLEGARE LE REALTA’ DI BASE PER COSTRUIRE UN FUTURO COMUNE
La premessa
Gli amici che hanno dato vita all’idea di “Circuito Italia” non soffrono nè di protagonismo, nè di velleitarismo: rappresentano realtà di base, associazioni, circoli culturali, blog, ovvero le piccole entità territoriali che permettono ancora di tenere in vita il mondo della “destra non conforme” e autonoma nel nostro Paese.
Realtà vitali che operano spesso non collegate tra loro, senza conoscersi, senza confrontarsi, con possibilità limitate di farsi apprezzare e creare un filo virtuoso di collaborazione con realtà similari.
Amici delusi che hanno giurato “mai più”, ma che sanno di aver mentito a se stessi e hanno una “maledetta voglia” di rimettersi in gioco, di ritrovare un “motivo per “crederci”, ma non vogliono più essere strumento di nessuno.
Per scelta, i nomi dei promotori dell’idea non compaiono in questa prima fase, proprio per evitare ogni forma di personalizzazione.
L’iniziativa non vuole avere “protagonisti” o colonnelli di triste memoria, ma “soldati semplici”, militanti di quella base che tanto ha dato per spirito di servizio senza nulla mai chiedere.
Questa base per tornare protagonista va “collegata”, al di là delle appartenenze passate e ai percorsi personali.
Proprio per ritrovare il senso di “comunità “, per non sentirsi isolati, per non cadere nei tranelli di occasionali pifferai e illusionisti che vogliono solo riciclarsi.
In questo progetto che sta prendendo forma “conterà ” chi aderirà e “ciascuno varrà davvero uno”, conservando la propria autonomia di pensiero e di gestione.
“Circuito Italia” non vuole essere infatti un nuovo partito, ma uno strumento organizzativo per costruire una rete territoriale, promuovendo un censimento delle realtà disponibili a confrontarsi, una “vetrina” per singoli e gruppi al fine di promuovere, veicolare e coordinare iniziative.
In una prima fase saranno raccolte le adesioni al progetto, poi verrà creato uno strumento partecipativo dove ciascuno avrà uno spazio adeguato di espressione e la possibilità di portare a conoscenza le proprie iniziative territoriali.
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Le basi e le riflessioni comuni del progetto
1) La Destra in Italia non esiste più: può rinascere solo attraverso una collettiva presa di coscienza e una assunzione di responsabilità della base
2) Chi ha avuto la possibilità di gestione e ha fallito non è più credibile: occorre ricostruire ex novo e non ripartire da “ex qualcosa”, avendo come obiettivo la necessità di far emergere una nuova classe dirigente
3) Circuito Italia vuole essere un semplice strumento per coordinare, far conoscere e interagire i nuclei esistenti o in costruzione, promuovendo la nascita di nuove forme di partecipazione e di condivisione dal basso per la definizione di una destra moderna.
4) Circuito Italia da un lato ritiene essenziale l’utilizzo dello strumento web come mezzo di confronto, imformazione e interscambio di esperienze, dall’altro si richiama alla promozione di iniziative concrete, ponendo al centro dell’azione politica i problemi reali dei cittadini, affrontati con una comune linea movimentista e non ingessata da apparati.
5) A Circuito Italia possono aderire sia comunità locali, autonome dai partiti, che singoli: non ha importanza “da dove si viene” quanto la volontà di costruire, con un metodo partecipativo, un futuro comune. Il censimento delle realtà esistenti e la nascita di nuove permetterà di razionalizzare la interazione e la collaborazione su base regionale
Istruzioni per l’uso
“Circuito Italia” è un cantiere in costruzione dove ciascuno di voi può portare il proprio mattoncino. L’adesione è gratuita e può essere sia a titolo personale che di gruppi. In questa prima fase il sito “destra di popolo”, grazie alla sua notevole visibilità mediatica, si è reso disponibile a raccogliere contatti e adesioni al progetto, sia attraverso facebook che tramite la sua mail “destradipopolo@gmail.com”, dividendo poi le adesioni su base territoriale.
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