NELLA LEGA SCATTA LA RIVOLTA CONTRO IL GENERALE VANNACCI: AMMUTINAMENTO NELLA ‘SUA’ VIAREGGIO DOVE SI DIMETTE IN BLOCCO IL DIRETTIVO A PARTIRE DALLA STORICA SEGRETARIA MARIA PACCHINI. “NON CONDIVIDIAMO LA “VANNACCIZZAZIONE” DELLA LEGA. IL GENERALE HA ORMAI PRESO IL COMPLETO POTERE NEL PARTITO CON I SOLITI ORDINI MILITARI”
CARROCCIO NEL CAOS: NESSUNO RIESCE A SEDARE LA GUERRA INTESTINA TRA I DIRIGENTI SALVINIANI E IL MILITARE
La Lega, in Toscana, è piombata nel caos. Nessuno sta riuscendo a sedare la guerra intestina tra i dirigenti salviniani e il generale Roberto Vannacci, a cui Matteo Salvini ha assegnato il compito
di gestire la campagna elettorale per le Regionali, che si terranno il 12 e 13 ottobre. Prima è affiorato il malumore della zarina toscana Susanna Ceccardi, poi è arrivato il passo indietro dell’ex capogruppo in Regione Giovanni Galli, che si è rifiutato di correre questo giro.
E oggi, a Viareggio, si è dimesso l’intero consiglio direttivo del partito. Lo annuncia la storica dirigente del partito Maria Pacchini: «Non condividiamo la “vannaccizzazione” della Lega e quindi ci facciamo subito da parte. Ci dimettiamo in blocco».
Pacchini si sfoga, perché «la linea politica della Lega in Toscana è stata completamente stravolta». Vannacci, accusa la dirigente leghista, non ha coinvolto nessuno nella formazione delle liste per le Regionali, «premiando i suoi fedelissimi». A Viareggio hanno saputo quasi per caso che domani sarebbero state depositate le liste: «Si tratta di un palese atto di sfiducia nei nostri confronti».
Vannacci «ha ormai preso il completo potere nel partito», denuncia Pacchini, e lo fa con i soliti «ordini “militari”», «dispacci e direttive» che già avevano portato alle proteste di Ceccardi qualche settimana fa. In questo modo, dice la segretaria comunale leghista, Vannacci «ha confinato gli organi regionali e provinciali legittimamente in carica in un simulacro di quel ruolo che gli fu affidato dal congresso regionale di due anni fa».
(da agenzie)
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