OLTRE 26.000 FIRME IN POCHE ORE CHIEDONO LA RADIAZIONE DI VITTORIO FELTRI DALL’ORDINE DEI GIORNALISTI
SI FIRMA SU CHANGE.ORG… CON LE ULTIME FRASI SU CAMILLERI E IL COMMISSARIO MONTALBANO DEFINITO “TERRONE ROMPICOGLIONE” HA RAGGIUNTO IL FONDO
C’è da fotografare la reazione del popolo del web, massiccia e convinta.
In tanti, su Change.org stanno chiedendo la radiazione di Vittorio Feltri dall’ordine dei giornalisti.
La petizione, lanciata nella serata di ieri, ha già raggiunto più di 27mila firme
Sia Sandro Ruotolo, sia Paolo Borrometi — entrambi giornalisti che si battono contro la mafia e la criminalità organizzata in generale — hanno dichiarato la loro incompatibilità con la presenza nello stesso albo di Vittorio Feltri, che si era reso protagonista di un’uscita infelice su Andrea Camilleri e sul commissario Montalbano.
L’editorialista di Libero, infatti, aveva dichiarato che con la morte di Camilleri, ci saremmo liberati di quel «terrone rompicoglioni» del commissario Montalbano.
Una frase che era stata riportata in un editoriale di Libero, due giorni dopo l’arresto cardiaco che aveva colpito l’autore del best seller diventato celebre anche attraverso uno sceneggiato Rai.
Ora, mentre si aggiungono sempre più nomi illustri alla protesta dei giornalisti Ruotolo e Borrometi, la sollevazione popolare sta portando a casa migliaia di firme per la causa. Impossibile, a questo punto, che l’Ordine dei giornalisti non prenda in considerazione quanto sta accadendo a Vittorio Feltri e al mondo dell’informazione.
Nella petizione, sono stati elencati tutti i titoli più controversi di Libero che Vittorio Feltri ha contribuito a realizzare: «“Dopo la miseria portano le malattie” (rivolto ovviamente ai migranti), l’ormai tristemente celebre “Bastardi islamici” o, uscendo dal seminato delle migrazioni, robaccia come “Più patate, meno mimose” in occasione dell’8 marzo (e le diverse varianti dedicate anche a Virginia Raggi, con il “patata bollente”) o “Renzi e Boschi non scopano”.
Poi gli insulti al sud con il celebre “Comandano i terroni” e infine il penultimo, di qualche mese fa, “vieni avanti Gretina” (dedicato alla visita a Roma di Greta Thunberg)».
(da agenzie)
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