ORSA DANIZA, MANIFESTAZIONE A PINZOLO DEGLI ANIMALISTI CON LA POLIZIA CHE PERMETTE UNA CONTROMANIFESTAZIONE NON AUTORIZZATA
DUE PESI E DUE MISURE: IERI DENUNCIATI CHI HA OCCUPATO LA PROVINCIA, OGGI LA TEPPAGLIA NON E’ STATA CARICATA
La credibilità in Europa dell’Italia ha oggi perso un altro punto: mentre la stampa europea stigmatizza l’incoerenza di un Paese che prima spende milioni di fondi europei per ripopolare la fauna selvatica in Trentino e poi vorrebbe sparare agli orsi che ha immesso sulla base di una presunta aggressione di un sedicente cercatore di funghi in una zona dove gli episodi di bracconaggio non sono certo rari, a Trento e a Pinzolo le autorità riescono a rimediare l’ennesima brutta figura.
Ieri una ventina di attivisti di associazioni animaliste ha simbolicamente occupato il palazzo della Provincia per protestare contro la delibera che prevede la cattura e l’eventuale soppressione dell’orsa Daniza, colpevole di aver difeso i suoi due cuccioli da un intruso. In un Paese dove vengono occupate case, scuole e capannoni senza che nessuno osi intervenire, dopo sole quattro ore a Trento avviene il miracolo: gli animalisti vengono portati via di forza e otto vengono denunciati.
Bene, è stata applicata la legge: ma stranamente la stessa oggi è stata violata.
Perchè a Pinzolo sono sfilati in una manifestazione autorizzata circa duecento “amici di Daniza” circondati e insultati da una feccia di circa 500 persone a cui era stato vietata dalla Questura una contromanifestazione sullo stesso percorso (come riporta “l’Adige”), con chiaro intento provocatorio.
In questi casi la legge prevede prima di intimare agli abusivi di sciogliersi e, in caso di non ottemperanza, di caricare i provocatori.
Cosa che le autorità si sono ben guardate dal fare, evidentemente perchè partito autonomista e Lega tirano le file degli amici dei potenziali boia degli orsi.
Per chi avesse dei dubbi su chi istiga alla illegalità vi rimandiamo ad altro articolo relativo al 2011 quando autonomisti e Lega auspicavano di uccidere gli orsi “non italiani” e quanto la Lega annunciò un banchetto di carne di orso, poi costretta ad annullare l’evento per evitare una denuncia.
Sarebbe ora che la magistratura cominciasse a indagare su quali interessi stanno dietro
alla mobilitazione di chi incita alla uccisione di un’orsa.
Restiamo in attesa che l’autorità denunci anche chi oggi ha partecipato a una manifestazione non autorizzata, insultando e minacciando altri cittadini. che manifestavano in regola.
Prima che la gente civile si incazzi davvero e provveda da sola a ristabilire il rispetto della legge.
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