ORSINI DICE CHE “ITALIA PAESE ARRETRATO IN MATERIA, MIGLIAIA DI IGNORANTI MI ATTACCANO, PER LORO PROVO SOLO COMPASSIONE”
FACCIAMO COSI’, CONTRACCAMBIAMO DI CUORE E VAI CON DIO
In un lungo post pubblicato sui social, il professore non risparmia toni duri nei confronti degli atenei italiani e delle principali testate di informazione
L’università Luiss di Roma lo ha da poco sospeso dall’incarico di direttore del suo osservatorio, ora il professor Alessandro Orsini torna a parlare in un lungo sfogo pubblicato su Facebook.
«Generalmente amo chi mi odia. In questo caso, più che di amore, parlerei di compassione», dice riferendosi a tutti quelli che nelle ultime settimane hanno criticato aspramente le sue posizioni ritenute filo putiniane.
«Provo una certa compassione per i miei odiatori. Soprattutto per il direttore di Repubblica e del Corriere della Sera», continua Orsini. L’attacco poi è rivolto più in generale a un sistema che finora, secondo il professore, non ha mai avuto come priorità quella di formare i cittadini al sapere scientifico.
«L’Italia è un paese arretratissimo in materia di sicurezza internazionale. Le università italiane non hanno mai investito in questo campo di studi» spiega, «la conseguenza è che il sapere scientifico non si è diffuso tra le persone comuni, i politici e i giornalisti, se non con pochissime eccezioni. E, così, milioni di italiani hanno scoperto la sicurezza internazionale il 24 febbraio 2022».
Questa per il professore sarebbe la motivazione dei numerosi attacchi subiti nell’ultimo periodo, settimane in cui la sua presenza nei talk show televisivi è stata spesso criticata e ostacolata. «Mi trovo continuamente a essere accusato di essere ignorante da migliaia di grandissimi ignoranti, inclusi direttori di quotidiani e trasmissioni televisive. Ignoranti “olimpici” anche al Corriere della Sera. Pazienza, non mi arrendo e spiego tipo quinta elementare».
Orsini attacca e allo stesso tempo si difende, dichiarandosi per l’ennesima volta «un pacifista, con i valori di un pacifista». E conclude: «Se, infatti, un pacifista comprende i meccanismi di innesco delle guerre passate, allora forse può indicare come evitare di commettere gli stessi errori in Ucraina».
Ecco, vallo a spiegare a Putin, così siamo tutti contenti.
(da agenzie)
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