PALAZZO CHIGI: “REVISIONE DI QUOTA 100 E REDDITO DI CITTADINANZA NON SONO ALL’ORDINE DEL GIORNO”
MA DOPO BELLANOVA ANCHE IL MINISTRO PROVENZANO AMMETTE CHE “VANNO RIVISTI”… IL REDDITO DOVREBBE ANDARE SOLO A CHI HA VERAMENTE BISOGNO E SLEGATO DA PROMESSE INESISTENTI DI LAVORO… E QUOTA 100 E’ SOLO UNA IGNOBILE MARCHETTA DI SALVINI CHE COSTA DECINE DI MILIONI AI CONTRIBUENTI
Modifiche al Reddito di cittadinanza e a Quota 100 in arrivo? Fonti di palazzo Chigi assicurano di no: “Dopo l’approvazione della manovra, non è all’ordine del giorno alcuna revisione nè di quota 100 nè del reddito di cittadinanza”, fanno sapere, dopo che sugli organi di stampa è stata pubblicata la notizia di una revisione in vista delle misure volute dal governo Lega-M5s.
Il premier, da canto suo, nella conferenza stampa di fine anno si era detto orgoglioso del reddito di cittadinanza, precisando, però, che il sistema ”è molto efficace per contrastare la povertà assoluta, ma dobbiamo migliorare la prospettiva occupazionale”. E, per la Stampa, il presidente del Consiglio sarebbe pronto alle modifiche, nonostante la resistenza dei 5 stelle.
Da Palazzo Chigi, però, garantiscono che la questione non è “nell’agenda di governo”.
L’attacco ai cavalli di battaglia del governo precedente era arrivato da Teresa Bellanova a Repubblica: “Mi aspetto che il governo cambi passo e che non ci siano totem. Sul reddito di cittadinanza facciamoci una domanda e diamoci una risposta: quelle risorse vanno indirizzate in modo più proficuo. Su quota 100, io non ho cambiato idea, il Pd evidentemente sì, se non pensa più ad abolirla”.
Sul tema è intervenuto, in un’intervista a Repubblica, anche il ministro per il Sud.
Chi vuole cancellare il reddito di cittadinanza, ha affermato, “probabilmente non ha mai parlato con chi mette insieme pranzo e cena grazie a quel sostegno”.
Poi, però, la precisazione: “Ma la misura va profondamente rivista per correggere le storture, coinvolgendo gli attori sociali, separando gli obiettivi di contrasto alla povertà e attivazione al lavoro. Il reddito da solo non crea posti. Per quello servono gli investimenti”.
Per Elsa Fornero, bisogna intervenire necessariamente su Quota 100: “Va detto che è una misura nata con chiari intenti elettorali e a spese dei governi successivi – ha detto in un’intervista a La Stampa – creando illusioni in contrapposizione alla legge Monti-Fornero, accusata di essere la causa di tutti i problemi degli italiani. E ora inevitabilmente al termine dei tre anni di quota 100 qualcuno dovrà rimediare”. Secondo quanto riporta La Stampa, sarebbe al vaglio dell’Inps un sistema pensionistico “a punti”, basato sull’occupazione svolta. Ma da Chigi assicurano che nessuno stravolgimento sta per arrivare.
(da “NextQuotidiano”)
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