PARMA: NELLA “STALINGRADO” DI GRILLO IL PD STRAPAZZA I CINQUESTELLE
IN CITTA’ IL PD SUPERA IL 50%, GRILLINI FERMI AL 19%
Con le elezioni europee nella “Stalingrado d’Italia”, come Grillo ha definito il comune di Parma conquistato dai 5 stelle e dal sindaco Pizzarotti, è arrivato uno tsunami elettorale.
I dati della città sono definitivi, con tutti i 204 seggi scrutinati: il Pd è al 52,07%, il Movimento 5 stelle al 19,12%.
Certo le Europee sono le Europee. Ma per rendersi conto del flop di Pizzarotti rispetto alle previsioni degli stessi M5s locali basta guardare i dati delle politiche del 2013 con il Pd al 32,8% e M5s al 28,2%.
Insomma oggi il Pd ha guadagnato il 10% e M5s ha perso il 9%.
Al primo turno delle comunali del 2012 Pizzarotti e il Movimento 5 stelle presero il 19,47% (praticamente la stessa percentuale di oggi) e la coalizione del centro sinistra che appoggiava Vincenzo Bernazzoli (poi sconfitto al ballottaggio) arrivò al 34,45. Quasi il 20% di punti in meno rispetto ai dati odierni
“Importante il dato a livello nazionale, abbiamo un Pd a vocazione maggioritaria — afferma il candidato Pd locale alle Europee Nicola Dall’Olio, che ha conquistato 9512 preferenze nel comune di Parma contro le 1270 del candidato grillino Francesco Rossi.
Da notare che Cristina Quintavalla di Tsipras – che come lista ha preso quasi 5 volte meno del M5s – ha toccato quota 1022 preferenze personali, tallonando addirittura il candidato grillino.
“A Parma – continua Dall’Olio – siamo oltre il 50% ed è un risultato che sanziona il fallimento del laboratorio dei Cinque Stelle di Parma, c’è una sanzione di come questa amministrazione non abbia fatto bene ma anche di come il Pd abbia fatto bene non solo a livello nazionale ma anche a livello cittadino. Il dato delle mie preferenze? Molto positivo, fa ben sperare, significa che c’è un ricambio definitivo nel Pd e che le figure che si sono fatte avanti in questi due anni. Ora Pizzarotti e Grillo devono decidere cosa vogliono fare e se vogliono restare insieme, di certo oggi questa amministrazione rappresenta un quinto dei cittadini di Parma”.
GLI ALTRI PARTITI
Forza Italia si è fermata al 10,8%, mentre la Lega Nord ha ampiamente superato lo sbarramento con il 5,87%.
Oltre la soglia del 4% anche l’Altra Europa con Tsipras che chiude lo spoglio con il 4,86%. Fli si ferma al 2,72%, seguito da Ncd-Udc con il 2,35%. Sotto l’1% gli altri. Su di un totale 86.935 voti espressi, le schede bianche sono state 432, le nulle 1.518, pari all’1,74%. Quelle contestate e non assegnate 5.
I dati definitivi sugli eletti devono ancora arrivare, ma è ormai sicuro che nella circoscrizione Nord Est sia passata l’ex ministro Cecile Kyenge e al suo posto tra le fila del Pd nel parlamento italiano lo scranno passa al primo dei non eletti alle Politiche, ossia il collecchiese Giuseppe Romanini, attuale assessore alla Cultura e alle Politiche Scolastiche della Provincia di Parma.
(da “La Repubblica“)
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