PRIMARIE PD ALL’INSEGNA DELLA CULTURA: IN LISTA CON RENZI ANCHE SBIRULINO E RIN TIN TIN
DOPO LE FORTI PROTESTE, MATTEO RENZI RENDE OMAGGIO ANCHE A FRA’ CIONFOLI E “UCCELLI DI ROVO”, PILASTRI DELLA CULTURA RIFORMISTA… ACCORATA DIFESA DI RENZI: “NON E’ VERO CHE VOGLIO ROTTAMARE TUTTO, TERREI LA PUPA E IL SECCHIONE E CENTOVETRINE”
Grossi guai per Matteo Renzi, il simpatico rottamatore del Pd che si prepara a correre alle primarie del partito.
Dopo l’ultimo spettacolo tenuto alla stazione Leopolda di Firenze (tutto esaurito, ma molti biglietti omaggio), si è alzato dalla società civile un nutrito coro di critiche.
Ha cominciato il Sandra Mondaini Fan Club, con un attacco frontale pubblicato in rete.
“Renzi — si legge nel testo — ha citato come pilastri della sua formazione politica i Righeira e Mary Poppins, dimenticando colpevolmente uno dei suoi più importanti ispiratori. Sappia Renzi che svecchiare un partito come il Pd senza citare Sbirulino è molto grave e mina alle basi la sua credibilità ”.
Una nota di protesta è stata inviata al sindaco di Firenze anche dai Jalisse e da Cristina D’Avena: “Quale presunta modernità si tenta di incarnare se non si parte da Licia dolce Licia?”, scrive la songwriter emiliana.
Ma i colpi più duri all’impostazione culturale di Matteo Renzi arrivano senza dubbio dal mondo del cinema “Aò, voi rottamà er partito e nun me chiami?”, ha mandato a dire Alvaro Vitali, dicendo di parlare anche a nome degli eredi di Bombolo.
Lo staff di Matteo Renzi è subito corso ai ripari: “Esprimiamo grande stima — si legge in una nota — per tutto il meglio della cultura italiana che si è sentito escluso, ma avremo altri spettacoli del Matteo Renzi Demolition Tour e sicuramente tutti avranno il loro spazio”. Giorgio Gori, da molti considerato il guru di Renzi, si sta dannando l’anima per procurarsi i diritti di vecchi telefilm: “Presentandosi alle primarie con Mork e Mindy — dice — Renzi avrà sicuramente una marcia in più, mentre Rin Tin Tin aggiungerà peso politico”.
Già , è anche sulla proposta politica di Renzi che si addensa una bufera di polemiche.
“Dopo le dichiarazioni di grande stima per Marchionne e Fornero, Renzi rompa gli indugi e rivaluti la figura di Mario Scelba”, scrive l’Unione Monarchica.
Protesta di segno opposto da parte di alcuni intellettuali: “Con tutta ‘sta paccottiglia pop anni Ottanta, Renzi si accredita come il nuovo Veltroni, ma più scemo”.
Telegrafico come sempre Massimo D’Alema: “No, questo non è possibile”.
Alessandro Robecchi
(da “Il MisFatto”)
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