PROVENZANO: “SE MELONI TIENE AL TRICOLORE DEVE DIFENDERE LA BARCA ITALIANA ATTACCATA DAGLI ISRAELIANI”
IL RESPONSABIE ESTERI DEL PD: “IRRESPONSABILE E’ NON AVER FERMATO NETANYAHU”
«Sulla Flotilla sventola anche la bandiera italiana, se Giorgia Meloni tenesse davvero al tricolore difenderebbe la barca attaccata dagli israeliani». A dirlo in un’intervista a La Repubblica, Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd. Per Meloni gli irresponsabili sono i parlamentari saliti a bordo, che usano Gaza e si mettono in pericolo. «Di irresponsabile e pericoloso qui c’è solo non aver fatto nulla per fermare i crimini di Netanyahu», replica Provenzano. «Stiamo parlando di una straordinaria missione umanitaria che si svolge nel rispetto del diritto internazionale e si pone l’obiettivo che avrebbero dovuto perseguire gli Stati: rompere l’assedio a Gaza, salvare le vite dei bimbi e dei civili palestinesi che muoiono di fame».
La replica di Meloni
Meloni, replicando all’appello di Schlein, «ha promesso che avrebbe garantito l’incolumità degli italiani. Ecco come ha risposto Israele», dice il Dem. «Invece di insultare i parlamentari che fanno il loro mestiere, il governo convochi l’ambasciatore israeliano e gli dica che ogni attacco alla Flotilla è un attacco all’Italia. Servirebbe un momento Sigonella perché è in gioco la nostra dignità nazionale. Ma Meloni, che si riempie la bocca di patria, si preoccupa solo di non dare un dispiacere a Trump e Netanyahu».
Il tradimento della tradizione diplomatica
E ancora: «FdI aveva persino accusato gli attivisti di filoterrorismo. Insultano le centinaia di migliaia di persone che hanno offerto aiuti e il sentimento di un popolo. Crosetto almeno manda una nave di soccorso, esprimendo una sensibilità diversa nel governo. Urge una svolta radicale della posizione che il nostro governo ha portato su Gaza nelle sedi Ue. Dove hanno sempre frenato sulle sanzioni e sul riconoscimento della Palestina, isolandoci nel mondo». Per il responsabile Esteri del Pd, Meloni «sta tradendo la tradizione diplomatica del nostro Paese e il ruolo che l’Italia ha sempre svolto nel Mediterraneo: l’inerzia su Gaza non è soltanto ingiustizia e complicità, è contro l’interesse nazionale. Altri, a partire da Francia e Spagna, si stanno sostituendo a noi nel dialogo con il mondo arabo e nella costruzione della pace».
(da agenzie)
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