SALVINI DICE CHE “LA SINISTRA CANDIDA UN CONDANNATO IN CALABRIA”, LUI INVECE CANDIDA UN CONDANNATO IN VIA DEFINITIVA AL QUIRINALE
CON LA DIFFERENZA CHE LUCANO E’ STATO CONDANNATO IN PRIMO GRADO (COME IL CAPOGRUPPO LEGHISTA ROMEO), BERLUSCONI IN VIA DEFINITIVA… E LUCANO NON FACEVA FESTINI A BASE DI DROGA
Il tweet di Matteo Salvini su Mimmo Lucano condannato dimostra, ancora una volta di più, che la Bestia non si è dimessa insieme a Luca Morisi, ma che è diventata sistema universalmente accettato
Il tweet di Matteo Salvini è un esempio di scuola. Si prende un uomo, nel caso Mimmo Lucano (l’ex sindaco di Riace che oggi è stato condannato a 13 anni e due mesi di reclusione), lo si addita, si indica una verità univoca e – comunque – senza contraddittorio.
Si dice che la sinistra in Calabria candida condannati a 13 anni. Non si riporta, invece, che la condanna è in primo grado (quindi ci saranno una sentenza in appello e un eventuale ricorso alla corte di Cassazione prima che diventi definitiva) e, soprattutto, si pone in opposizione a un’affermazione che poco c’entra con l’intera vicenda.
«La sinistra che dà la caccia agli omosessuali nella Lega», con la sinistra che non sta dando la caccia a nessuno e con il richiamo – non esplicito, ma sicuramente volto a oscurare la vicenda – alla storia di Luca Morisi, indagato per una vicenda collegata alle sostanze stupefacenti.
Un tweet che dimostra come la comunicazione aggressiva, quella che non guarda in faccia a nessuno, quella che cerca di mettere tutto dentro allo stesso calderone, quella che cerca di dividere con nettezza i “buoni” dai “cattivi”,sia prassi consolidata del sistema politico attuale.
(da agenzie)
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