“SALVINI, VIENI A VEDERE COME SI MUORE DI LAVORO NERO”
SONO 12 I MIGRANTI SFRUTTATI MORTI SULLA STRADA: TORNAVANO DAI CAMPI
Dodici persone, tutte migranti, sono morte nell’incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio, lungo la statale 16 all’altezza dello svincolo per Ripalta, nelle campagne di Lesina.
Un furgone con targa bulgara con a bordo tutti passeggeri extracomunitari, si è scontrato frontalmente con un camion carico di pomodori.
A precisare il numero delle vittime sono i carabinieri man mano che estraggono i corpi dalle lamiere. Come abbiamo scritto su questi furgoni che portano i migranti ai campi viaggiano anche in 20, stipati, in piedi.
Una dinamica che richiama esattamente l’altro incidente mortale avvenuto sabato 4 agosto tra Castelluccio dei Sauri e Ascoli Satriano dove sono deceduti 4 braccianti agricoli africani.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri di San Severo. Anche in questo caso risultano difficili le operazioni di riconoscimento dei cadaveri. Pare che le vittime avessero terminato da poco il turno di lavoro nei campi di Capitanata.
Il trasporto dei braccianti in mano al racket. “Chi ventila l’ipotesi di rivedere la legge contro il caporalato dovrebbe rispondere di questo innanzitutto alla sua coscienza. Di nuovo oggi, e ancora in Puglia, siamo costretti a registrare un massacro, la morte di altri giovanissimi braccianti in un incidente contro un tir che trasportava pomodori appena raccolti”.
Lo sottolinea la senatrice Teresa Bellanova già sindacalista della Federbraccianti Cgil rilevando che “le prime notizie parlano di un impatto violentissimo tra un furgone con targa bulgara carico di uomini di nazionalità africana e il tir, e descrivono una scena terribile”.
“Saranno naturalmente forze dell’ordine e magistratura a fare luce, ci auguriamo quanto prima, sulla dinamica e sulla situazione delle vittime – aggiunge la parlamentare del Pd – di certo, emerge con fortissima evidenza la necessità – già da noi abbondantemente evidenziata – che il trasporto dei braccianti immigrati venga organizzato con il concorso pubblico-privato per garantire sicurezza e tutela e soprattutto sottrarre ai caporali questo formidabile strumento di ricatto e di controllo. Con altrettanta chiarezza emerge con ancora più forza – conclude Teresa Bellanova -la necessità di una Legge che ha come obiettivo la tutela e la dignità dei lavoratori, migranti e non, agricoli e non e la salvaguardia delle imprese sane, troppo spesso vittime della distorsione del mercato e della concorrenza sleale”.
I sindacalisti: Salvini, vieni a vedere cos’è il lavoro nero.
“E’ grande la preoccupazione dopo l’ennesimo incidente mortale occorso a extracomunitari impegnati nei campi del Foggiano. Il Governo assuma una posizione chiara, il ministro Salvini scenda in Puglia per rendersi conto di che cosa accade per le strade in questi giorni di grandi raccolte e convochi immediatamente un tavolo di crisi” lo dichiara il segretario generale della Uila di Puglia, Pietro Buongiorno. “Anzichè pensare di trovare un salvacondotto per le aziende che continuano ad operare in nero, mediante il ripristino dei voucher – aggiunge il sindacalista Uil – il Governo deve attuare tutti gli strumenti possibili per sostenere il pieno rispetto dei Contratti di lavoro e delle Leggi. Bisogna intensificare i controlli sulle strade, non e’ pensabile che le foto dei furgoni rubati, carichi di braccianti irregolari, assoldati da caporali a disposizione di aziende compiacenti, facciano il giro del mondo sul web, ma gli stessi furgoni siano invece invisibili ai controlli degli organi preposti, sempre ammesso che i controlli sulle strade siano sufficienti. Aspettiamo il ministro Salvini in Puglia, venga a vedere con i suoi occhi la triste realtà – conclude Buongiorno – dobbiamo tutti insieme intervenire urgentemente per salvaguardare la parte sana dell’agroalimentare pugliese e cercare di debellare la parte malata, perchè le cronache pugliesi non si macchino di altro sangue innocente”.
(da Globalist)
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